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La pratica

Cassiopea

Una W celeste, proprio al centro della Via Lattea, che attira lo sguardo con le sue stelle giganti e i suoi luminosi ammassi stellari, osservabili anche con un binocolo.

La costellazione, spesso conosciuta solo come W celeste, rappresenta la vanitosa regina Cassiopea seduta sul suo trono. La costellazione, spesso conosciuta solo come W celeste, rappresenta la vanitosa regina Cassiopea seduta sul suo trono.

Per via della disposizione a W delle sue cinque luminose stelle, la costellazione di Cassiopea è spesso conosciuta proprio come W celeste. Le rappresentazioni iconografiche spaziavano dalle corna di un alce a un gruppo di cinque cervi di renne fino alla corte della dea celtica Dôn. Per l’osservatore arabo invece questa costellazione rappresentava un cammello; a ciò fa riferimento la stella β Cas, che in arabo significa "la gobba del cammello".

Tuttavia, il mito più conosciuto e raccontato è quello di Cassiopea, ovvero la moglie del re Cefeo che attirò su di sé l’ira degli dei. La regina infatti si vantava della sua bellezza e sosteneva di essere molto più bella delle ninfe del mare. Come punizione avrebbe dovuto sacrificare sua figlia Andromeda a un mostro marino, sacrificio che infine l'eroico Perseo riuscì a impedire.

Luminose giganti

Nella costellazione di Cassiopea si possono subito scoprire due tra le stelle più particolari e luminose. Si tratta di supergiganti gialle, delle vere rarità stellari, dato che nella Via Lattea se ne conoscono solo 15. φ Cas appare nel cielo con una magnitudine di circa 4,5 e brilla quindi con una luminosità pari a mezzo milione di soli. Molto simile è V509 Cas (HR 8752), una stella di 5,3 mag ad appena a 7° di distanza, che emette un’energia pari a 200.000 volte il nostro Sole.

Diversi ammassi stellari

Poiché si trova immersa nella banda luminosa della Via Lattea, nella costellazione di Cassiopea possiamo osservare principalmente ammassi stellari. Il più luminoso è M52, uno dei più ricchi del cielo boreale, visibile già con un telescopio di piccole dimensioni. Altri ammassi stellari che vale la pena di osservare sono M103, oltre che NGC 7789, scoperto da Caroline Herschel, e NGC 457, chiamato anche Ammasso Civetta. Infatti, con un po’ di fantasia si può riconoscere la forma di un uccello, con le ali spiegate e due brillanti occhi.

Meno conosciuto ma altrettanto interessante è l’ammasso stellare Stock 2. Si tratta di uno degli oggetti più noti del catalogo redatto dall'astronomo tedesco Jürgen Stock, che lo ha scoperto nel 1955. Per via della sua forma, che ricorda una figura con un manubrio da allenamento, viene anche chiamato Uomo Muscoloso. È composto da stelle di categoria 8, che rendono il bodybuilder visibile già con un binocolo, basta che sia poggiato su un treppiede e che il cielo sia scuro.

Mappa celeste per la costellazione di Cassiopeia con gli oggetti consigliati. J. Scholten Mappa celeste per la costellazione di Cassiopeia con gli oggetti consigliati. J. Scholten

Autore: Nico Schmidt / Per gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH