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La pratica

Osservare lontani dall’inquinamento luminoso

La Luna e i pianeti si impongono anche su un cielo illuminato. Per gli oggetti deep-sky, invece, conviene fare una gita in campagna.

Foto: Martin Podzorny / shutterstock Foto: Martin Podzorny / shutterstock

Il luogo giusto per osservare il cielo

Mentre la Luna e i pianeti si possono osservare senza problemi anche dalla città, per l’osservazione degli oggetti deep-sky, come i deboli ammassi stellari, le galassie e le nebulose, è assolutamente necessario avere un cielo di sottofondo scuro. Negli ultimi anni il costante aumento di lampioni, skybeamer e illuminazione di palazzi ha fatto sì che, anche in Italia, non ci siano quasi più posti per osservare il cielo

Purtroppo, nonostante le drammatiche conseguenze ecologiche per molti animali notturni, la necessità di ridurre i gas serra e in generale di abbassare il consumo energetico, i politici non mostrano alcun interesse ad agire per quanto riguarda l'inquinamento luminoso. Pertanto, chi pratica l’astronomia amatoriale deve percorrere lunghe distanze per trovare un luogo con un cielo accettabile. Ne esistono ancora sulle Alpi, sugli Appennini e sulle isole. Ma in autunno, quando i bassi strati sono avvolti dalla nebbia, anche da luoghi con poca altitudine si possono avere belle stellate. Con un buon cielo potrai vedere al telescopio oggetti che non pensavi di poter raggiungere. Quindi, vale la pena fare lunghi spostamenti!

Per osservare gli oggetti deep-sky è necessario spostarsi dove il cielo è in buone condizioni. Nell’osservazione di Luna e pianeti, l’inquinamento luminoso è irrilevante.

Una mappa con una risoluzione migliore è disponibile qui:

http://www.lightpollution.it

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