Universe2go, il planetario portatile
E se ci si potesse orientare sulla volta celeste anche senza avere la minima conoscenza pregressa? Ecco lo Universe2go testato nella pratica.
Il test di Universe2go
La scoperta dell’universo è da sempre il sogno dell’umanità. È per questo motivo che la volta celeste ci affascina sempre così tanto: la ricerca di galassie lontane, stelle e pianeti sollecita la nostra immaginazione. Ma cosa si nasconde davvero dietro agli oggetti che possiamo osservare ogni volta che il cielo è limpido? A quale costellazione appartengono quelle stelle? La risposta a queste domande di solito è riservata a chi si dedica costantemente dell’universo e alla sua osservazione. E se chiunque avesse la possibilità di sapere subito cosa sta vedendo?
Una tecnologia che potrebbe aiutare in questo caso è la cosiddetta Augmented Reality (dall’inglese, realtà aumentata). L’obiettivo è quello di mettere a disposizione le informazioni rilevanti in modo diretto, quando si osserva per esempio una casa, un viso o perfino il cielo stellato. In concreto, questo si realizza tramite dispositivi visivi che solo nell’aspetto assomigliano a degli occhiali. Esempi famosi sono i Google Glass e gli HoloLens di Microsoft: questi strumenti hanno lo scopo di aiutare chi li indossa a ottimizzare il flusso di lavoro, fornendo direttamente le informazioni richieste tramite la loro rappresentazione sul campo visivo, lasciando le mani per lo più libere.
Questa tecnologia ha trovato inoltre un campo di applicazione nei social network, permettendo di visualizzare informazioni direttamente da siti web come Facebook.
Universe2go sfrutta lo stesso principio per facilitare l’identificazione degli oggetti celesti e allo stesso tempo mettere a disposizione informazioni interessanti proprio mentre si guarda il cielo.
Inoltre, per visualizzare le informazioni si usa lo smartphone a propria disposizione. Questa tecnologia completamente nuova quindi si prefigge di consentire anche ai dilettanti di imparare a conoscere il cielo stellato, eliminando così il problema dell’identificazione di stelle e pianeti. Idealmente, anche chi non sa assolutamente nulla di astronomia sarà in grado di scoprire il cielo notturno senza bisogno di aiuto esterno.
Come è stato organizzato il test
Lo Universe2go è stato testato in due situazioni: la prima riguardava l’osservazione astronomica in città, dove di solito l’inquinamento luminoso nasconde alla vista gli oggetti deboli, la seconda invece lontana dalle maggiori sorgenti luminose. Per il test è stato usato uno Z3 Compact di Sony. Inoltre, si è cercato di avere un cielo il più limpido possibile, per raccogliere le migliori impressioni. L'autore di questo test non è un astrofilo esperto, piuttosto si definisce un "profano interessato".
Ottica e meccanica
Lo Universe2go si compone di due parti: gli occhiali per l'osservazione e una app per smartphone associata. Gli occhiali sono in plastica, delle dimensioni di circa 185 mm × 85 mm × 100 mm (L × H × P). All’interno si trova un sistema ottico che tramite due specchi proietta l'immagine dello smartphone su un pannello di plastica trasparente nel campo visivo di chi lo indossa. Lo smartphone stesso si inserisce nella parte superiore degli occhiali, posizionato con lo schermo rivolto verso il basso. Per consentire l'uso di smartphone di diverse dimensioni, sono inclusi diversi inserti adattatori. Tuttavia, lo smartphone non deve superare le dimensioni di 74 mm × 147 mm × 11 mm. Con un peso di 175 g, gli occhiali sono relativamente leggeri, per cui è possibile effettuare osservazioni anche prolungate senza che indossarli diventi scomodo.
App
La parte più importate dell’osservazione è offerta dalla app per smartphone di Universe2go, disponibile sia per Android che per iOS. È piuttosto pesante per il download, circa 300 MB.
La app offre:
- il catalogo di Ipparco completo (circa 120.000 stelle)
- oggetti Messier e il catalogo NGC completo
- immagini di pianeti appositamente elaborate, 150 oggetti deep-sky, comete e satelliti
- un'audioguida con la storia e la descrizione di tutte le 88 costellazioni della mitologia, dei pianeti, di 120 oggetti deep-sky, di satelliti e di 30 delle stelle più brillanti – per un totale di oltre 3 ore di materiale audio!
La app può essere utilizzata anche senza gli occhiali, tuttavia in questo modo si limita notevolmente l'esperienza osservativa. La modalità senza occhiali è ideale per una rapida occhiata a una costellazione oppure per trovare una stella specifica.
La app Universe2go può essere paragonata a Google Skymaps, dato che offre un risultato simile: tenendo lo smartphone rivolto verso l’alto, sullo schermo viene visualizzata la porzione di cielo corrispondente con le relative informazioni.
La seconda modalità prevede di usare la app in combinazione con gli occhiali; il codice di attivazione viene fornito con gli occhiali stessi. Dopo due brevi passaggi di calibrazione, in cui lo smartphone deve essere prima posizionato su una superficie piana e poi inserito negli occhiali per eseguire una calibrazione del campo visivo, l'osservazione può iniziare.
Le modalità del programma
Diverse modalità permettono di variare l’osservazione del cielo. Si inizia con la modalità Principiante, con la quale si possono visualizzare solo le stelle e le costellazioni.
Nel menù principale ci sono altre tre modalità: la 3D, che non solo proietta le stelle su una superficie piatta, ma rende anche la profondità in base alla loro distanza; è particolarmente adatta per avere un'idea delle distanze, che altrimenti non si potrebbero cogliere con una osservazione semplice.
Durante la ricerca ci si può concentrare su oggetti celesti specifici. Nel campo visivo appare allora un cerchio e una indicazione di direzione che basta seguire per trovare l’oggetto sulla volta celeste. La modalità Quiz è simile, ma in questo caso è Universe2go a dare un oggetto da cercare nel cielo. Se non viene trovato dopo tre tentativi, si ricomincia con un oggetto diverso. Dopo aver puntato una stella, viene evidenziata la costellazione cui appartiene. Per ulteriori informazioni, basta rimanere sul nome visualizzato per circa due secondi: si ottiene così una spiegazione audio della costellazione corrispondente. La modalità Esplorazione propone ulteriori informazioni: quando si punta una stella, si apre una finestra informativa in cui vengono visualizzati i dati relativi alla distanza, alla luminosità e al colore. Per le stelle molto luminose, in alcuni casi sono disponibili anche dati audio. La modalità Mitologia offre poi una visione molto interessante; qui, oltre alle costellazioni vere e proprie, vengono visualizzati i disegni che rappresentano le costellazioni. Puntandoli, sono disponibili brevi storie audio sulle corrispondenti figure mitologiche.
La modalità Cielo profondo mostra anche quegli oggetti che non sempre sono visibili a occhio nudo, ovvero galassie, ammassi stellari e nebulose. Anche in questo caso, fermandosi più a lungo, accanto all'oggetto ingrandito si possono ottenere ulteriori informazioni. L'ultima è la modalità Esperto, che nelle impostazioni permette di scegliere l’oggetto da osservare. È inoltre possibile disattivare la musica di sottofondo e visualizzare un reticolo azimutale ed equatoriale.
La prima impressione
Nella confezione, oltre agli occhiali per osservazione piuttosto grandi, si trovano gli inserti per l’adattamento dello smartphone, una cinghia di trasporto, un involucro protettivo e un breve manuale di istruzioni. Lo smartphone va inserito prima dell'utilizzo, quando c'è luce sufficiente.
Per avere una buona osservazione, lo smartphone deve essere posizionato il più possibile al centro e in modo saldo. Si può iniziare dopo aver fatto la prima calibrazione. La messa in funzione è molto semplice, tanto che è possibile effettuare un breve test in una stanza un po' buia. Dopo una breve introduzione audio all'interfaccia e al menu, si è pronti per esplorare il cielo notturno.
La pratica
All’aperto lo Universe2go è subito pronto per l'uso: basta avviare la app, inserire lo smartphone e iniziare direttamente l’osservazione. Raramente si riscontrano problemi: durante il test è capitato due volte di dover ripetere la calibrazione, un’operazione tuttavia semplice grazie al menù. Lo smartphone non deve essere estratto dagli occhiali.
L’osservazione dà grandi soddisfazioni. Si può esplorare tutto il cielo e sapere subito quali oggetti si stanno osservando, che siano le Pleiadi, stelle o costellazioni. Particolarmente interessante è la modalità Mitologia, che sovrappone i disegni delle costellazioni, permettendo così di capire come sono rappresentate. Le informazioni audio sono poi molto utili.
In generale il passaggio da una modalità a un’altra è molto divertente, e permette di concentrarsi sulle costellazioni, sulle stelle oppure sugli oggetti non visibili. Da non sottovalutare è la funzione di ricerca, particolarmente utile per chi non è ancora in grado di orientarsi bene sulla volta celeste. Grazie a questa opzione si possono infatti individuare oggetti importanti, come i pianeti. Universe2go può essere utilizzato anche in condizioni di scarsa visibilità, se si è interessati solo alla posizione di alcuni oggetti celesti; tuttavia, l'esperienza migliore è quella che si ha lontano dalle città, in modo da combinare in modo ottimale le impressioni del cielo stellato reale e dei dati proiettati.
Solo il funzionamento del menu senza l'uso delle mani richiede un po' di pratica; per richiamarlo infatti basta inclinare la testa verso il basso. Il controllo avviene tramite un cursore, da gestire ancora una volta inclinando la testa. Può quindi essere necessario un po' di tempo per imparare a "cliccare" sui menu. Nelle modalità principali, l'operazione si svolge abbastanza agevolmente. Tuttavia, se si desidera modificare le impostazioni nella modalità Esperto, per esempio, serve un po’ di pratica per imparare a inclinare la testa con precisione. Anche la luminosità dello schermo è regolabile in base ai vari luoghi di osservazione: si può scegliere tra città, campagna, paese e oscurità.
Tuttavia, la luminosità minima per la città è ancora molto intensa, tanto che le stelle sovrapposte spesso superano quelle reali e ogni tanto bisogna guardare il cielo a occhio nudo per tenere d'occhio le stelle. È possibile ridurre ulteriormente la luminosità nelle impostazioni principali, ma nella versione attuale della app non funziona correttamente.
In conclusione
Universe2go offre a chiunque abbia interesse per la volta stellata un punto di vista finora inedito. Il principio della Realtà Aumentata è eccellente, soprattutto per avvicinare gli inesperti all’osservazione delle stelle in modo semplice e veloce. Infatti, non servono né conoscenze pregresse, né lunghe preparazioni. Dopo aver inserito lo smartphone, si può iniziare subito.
Inoltre ci sono diverse modalità, non solo per individuare e identificare le stelle, ma anche per ottenere informazioni dirette sugli oggetti da scoprire, che naturalmente con un’osservazione a occhio nudo non si potrebbero avere. Questo rende lo Universe2go uno strumento che dà grandi soddisfazioni, sia per uno sguardo veloce al cielo che per lunghe notti di osservazioni. L’autore di questo articolo quindi lo consiglia caldamente sia ai principianti che agli astrofili più esperti.
Commento
Ringraziamo il signor Fiebiger per questo dettagliato report sui test eseguiti e siamo molto contenti che Universe2go sia consigliabile sia per i principianti che per gli esperti. Nella progettazione del prodotto il nostro scopo è stato quello di avvicinare il mondo delle stelle a un pubblico più vasto, comprese le persone che finora non hanno avuto il tempo di occuparsi di telescopi e meccanica celeste. Ma Universe2go ha molti fan anche tra gli astrofili, che non lo usano per orientarsi, ma per vivere il cielo stellato in un modo nuovo.
Infatti, l’associazione diretta tra le stelle reali e le immagini sovrapposte del telescopio Hubble suscita un certo fascino anche tra le "vecchie volpi". Universe2go è in continua evoluzione. Dato che il software funziona come una app sullo smartphone di chi lo utilizza, possiamo facilmente implementare i graditi suggerimenti che riceviamo, senza costi o impegno da parte dell’utente, come l'impostazione della luminosità; inoltre possiamo aggiungere costantemente nuove funzionalità. Il controllo tramite il movimento della testa è una novità e richiede un po' pratica, ma permette il grande vantaggio di eseguire le impostazioni senza dover togliere ogni volta lo smartphone dall'alloggiamento.
9.10.2015, Dominik Schwarz