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Gli apocromatici sono rifrattori il cui schema ottico è progettato in modo da mettere a fuoco nello stesso punto almeno tre colori. In questo modo l’aberrazione cromatica tipica dei rifrattori viene ridotta al minimo. Senza questa correzione gli oggetti luminosi come la Luna o i pianeti sarebbero circondati da fastidiose frange di colore.
I rifrattori sono telescopi il cui obiettivo è composto da una o più lenti in vetro. La lente concentra la luce in un punto focale, ma la posizione precisa del punto focale dipende dalla lunghezza d’onda (colore) della luce stessa. Si crea così un’aberrazione cromatica visibile come un alone colorato attorno agli oggetti luminosi. In fisica questa dipendenza della diffrazione dalla lunghezza d’onda è detta dispersione.
Non esiste una definizione precisa di apocromatico. La maggior parte degli apocromatici sono dotati di obiettivi a due lenti in vetro speciale. Questo cosiddetto vetro ED garantisce una dispersione particolarmente bassa (l’abbreviazione ED sta per Extra Low Dispersion). Gli apocromatici ED permettono immagini della massima purezza cromatica possibile.
Una nitidezza ancora maggiore è garantita dagli obiettivi a tre o a quattro lenti. Questi apocromatici vengono definiti tripletti o quadrupletti e, in termini di purezza del colore, possono rivaleggiare con le ottiche a specchio.