Eliminare la condensa
Ogni telescopio necessita di una fascia anticondensa. Se il produttore non ne offre di adeguate, ci si può aiutare con del moosgummi, o gomma crepla.
L’estensione anteriore del tubo – di solito chiamata fascia anticondensa – scherma l’obiettivo in modo che non diventi più freddo dell’aria circostante, cosa che porterebbe alla formazione di condensa. Per un’efficacia ancora migliore, la fascia anticondensa può essere riscaldata, per esempio, se è stata autoprodotta, tramite una pellicola riscaldante per specchietti retrovisori o un filo di costantana. Ma attenzione: il riscaldamento manuale alla lunga può essere eccessivo e provocare distorsioni dell'immagine dovute alla risalita dell'aria calda.
Ma la fascia anticondensa fa molto di più: come un paraluce, impedisce l’ingresso laterale di luce che rischiara lo sfondo dell’immagine. Anche la poca luce diffusa del cielo sopra il luogo di osservazione disturba le immagini di oggetti deboli. Soprattutto i telescopi che raramente sono dotati di fascia anticondensa, come gli Schmidt-Cassegrain o i Maksutov, sono sensibili a questo disturbo. Quindi, tutte le aree all'interno del telescopio che sono visibili attraverso il portaoculari aperto dovrebbero stare all’ombra della fascia anticondensa, in particolare la parete interna di un tubo newtoniano di fronte al focheggiatore.
Ecco perché una fascia anticondensa è utile con ogni telescopio, anche se non è disponibile in commercio come accessorio.
Per costruirne una si acquista del moosgummi nero in un negozio di fai-da-te o un tappetino isolante. Ottima è la presenza di velours nero nella parte interna, perché particolarmente utile con la luce radente. La fascia anticondensa dovrebbe essere lunga almeno una volta e mezza il diametro del tubo e avere forma leggermente a imbuto. Se non aderisce bene, si può ovviare con un elastico.
Autore: Sven Wienstein / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH