Filtro SII: il filtro a banda stretta lascia passare la luce degli atomi di zolfo ionizzato a 650 nanometri. Questa è la linea in cui brillano molte nebulose planetarie, nebulose a emissione e resti di supernova.
Astrofotografia: si consiglia di utilizzare fotocamere monocromatiche. L'ideale è combinare le riprese con filtri SII, OIII e H-Alpha. Il risultato è un'immagine che mostra le delicate strutture nebulose in modo chiaro e ricco di contrasti.
La stretta banda passante di questo filtro, di soli 6,5 nanometri, consente di distinguere anche in condizioni urbane difficili le nebulose planetarie debolmente luminose, le nebulose a emissione e i resti di supernova, rendendoli visibili.