Questo filtro è adatto per la fotografia delle regioni SII (zolfo ionizzato semplice, ad esempio nelle zone di formazione stellare) da aree inquinate dalla luce artificiale o fuori città. Il contrasto tra la luce dello zolfo ionizzato semplice e lo sfondo del cielo viene aumentato.
Il filtro SII-CCD aumenta il contrasto tra gli oggetti astronomici e lo sfondo del cielo. Grazie alla larghezza di banda ridotta e all'elevata trasmissione nella gamma delle linee SII, il contrasto rispetto ai filtri a banda larga è aumentato. I filtri sono adatti per la fotografia CCD/CMOS e chimica in bianco e nero di oggetti SII con strumenti a partire da 6" (150 mm) di apertura con rapporto focale da 1:2,8 a 1:15.
Modalità di funzionamento
Il filtro blocca completamente le linee di emissione delle lampade a bassa e alta pressione (mercurio (Hg) e sodio (Na)) e le linee dell'airglow. La linea SII può passare attraverso il filtro con una trasmissione molto elevata.
Consigli e ulteriori indicazioni per l'uso
Come filtro EOS Clip, è possibile fotografare con fotocamere DSLR anche in città, anche in condizioni di inquinamento luminoso estremo. In combinazione con i filtri H-alpha CCD e OIII CCD, è possibile realizzare immagini a tre colori di oggetti con linee di emissione anche da luoghi con forte inquinamento luminoso, come ad esempio con il telescopio spaziale Hubble (HST). Il filtro Astronomik CLS-CCD offre un'interessante alternativa per il canale di luminanza nella creazione di immagini composite.
Idoneità del filtro
- Osservazione visiva (campagna): non adatto
- Osservazione visiva (città): non adatto
- Pellicola convenzionale: adatto con riserva, ma con tempi di esposizione molto lunghi
- Astrofotografia CCD: ottimo, estremo guadagno di contrasto con nebulose a emissione SII
- Astrofotografia DSLR (non modificata): non adatto
- Astrofotografia DSLR (modificata per l'astronomia): molto buona, aumento estremo del contrasto nelle nebulose a emissione SII
- Astrofotografia DSLR (modificata con vetro trasparente MC): ottima, aumento estremo del contrasto nelle nebulose a emissione SII
- Webcam / video (pianeti): non adatto
- Webcam / video (cielo profondo): non adatto
Dati tecnici del filtro
- Trasmissione superiore al 97% sulla linea SII (672 nm)
- HWB 12 nm
- Blocco completo di tutte le lunghezze d'onda disturbanti fino all'infrarosso
- Omo-focale con tutti gli altri filtri Astronomik
- Spessore del filtro: 1 mm
- Non sensibile all'umidità, non soggetta a invecchiamento, resistente ai graffi
- Materiale di supporto lucidato con ottica di precisione
- Il filtro viene fornito in una confezione resistente
Una piccola guida per la scelta:
- Come primo filtro consigliamo l'Astronomik CLS, che abbatte gran parte dell'inquinamento luminoso e il naturale airglow. Il risultato saranno cieli con sfondo scuro e quindi tempi di esposizione più lunghi, che rendono visibili anche gli oggetti più deboli. Il filtro è ottimizzato per visualizzare gli oggetti con colori naturali. Importante: il semplice filtro CLS non ha un blocco IR integrato. Quindi per una camera convertita (“astromodificata”) sarà necessario un filtro CLS-CCD!
- Una buona scelta per attività in luoghi con inquinamento luminoso molto forte è il filtro Astronomik UHC. La curva di trasmissione di questo filtro lascia passare solo la luce nelle righe H-beta, OIII, H-alfa e SII. L'abbattimento della luminosità di fondo è sensibilmente maggiore rispetto a un CLS, tuttavia questo filtro funziona solo con le nebulose gassose! Gli ammassi stellari e le galassie vengono per la maggior parte filtrati.
- Per un uso astrofotografico approfondito consigliamo i filtri a banda stretta per le righe di emissione OIII, H-alfa e SII, disponibili con FWHM di 6 nm o 12 nm. Questi filtri permettono di scattare foto veramente profonde di oggetti deboli anche da luoghi con inquinamento luminoso intenso e Luna piena alta nel cielo. Gli scatti in queste strette lunghezze d'onda non hanno colori naturali.
- Per i possessori di camere convertite ("astromodificate") suggeriamo il filtro Astronomik OWB: l'acronimo OWB sta per "Original White Balance". Il filtro converte lo spettro di una camera modificata, in modo da poterla utilizzare anche per la fotografia diurna, senza dover rielaborare tutte le immagini.