Perché ci sono differenze di prezzo così marcate tra i vari modelli di microscopi? Uno stativo robusto, un'illuminazione di alta qualità e un’ottica con correzione cromatica sono gli elementi che contano.
L'ingrandimento non è indicativo della qualità di uno strumento. La differenza è data dalla stabilità della meccanica, dalla capacità dell’ottica di correggere lo spostamento cromatico e la sfocatura ai margini, che può richiedere fino a 9 lenti. Anche il sistema di illuminazione è una caratteristica da valutare, perché l'oggetto deve essere illuminato in modo uniforme. Meccanica, ottica e illuminazione devono essere combinate tra loro in modo ottimale: solo così l’ingrandimento avrà il contrasto necessario per distinguere i singoli pixel.
Plan significa che l’intero campo visivo appare nitido fino ai margini. Infatti, la curvatura delle lenti genera una sfocatura in prossimità dei bordi che viene eliminata grazie all’impiego di diverse lenti di compensazione. Gli obiettivi plan hanno un ruolo importante soprattutto nell’uso medico o di routine.
Per un impiego standard del microscopio la correzione cromatica è di grande importanza. Gli obiettivi portano la dicitura “acromatico, neofluar, apocromatico”.
L’indice di rifrazione delle diverse lunghezze d’onda (colori) non è sempre lo stesso. Questo causa aberrazioni d’immagine che si manifestano con frange di colore attorno alle particelle.
Le ottiche DIN sono progettate per un tubo lungo 160 mm, la lunghezza parafocale è di 45 mm, gli obiettivi hanno una filettatura RMS. In teoria questo rende possibile combinare tutti gli elementi ottici di produttori diversi. In questo caso però le correzioni cromatiche non sono uniformi, il che può causare frange di colore intorno agli oggetti rifrangenti.
Nelle ottiche con correzione all’infinito la presenza di un percorso ottico parallelo permette un allungamento del tubo, con lo scopo di inserire elementi ottici aggiuntivi. Un esempio importante è il separatore di fascio, inserito nel cammino ottico per la fotografia. Il fascio viene successivamente messo a fuoco tramite la lente del tubo per creare l’immagine intermedia. La lente di messa a fuoco provvede anche alla correzione delle aberrazioni cromatiche, permettendo di ottenere un’immagine intermedia perfettamente corretta.
Si tratta di una caratteristica importante per la fotografia; nelle ottiche DIN invece la correzione cromatica avviene negli oculari, e per i microscopi trinoculari è necessaria una lente di correzione. Un altro importante ambito d’uso delle ottiche corrette all'infinito è la microscopia a fluorescenza, che prevede l'inserimento nel tubo di diversi filtri. Inoltre il tubo allungato permette di ridurre al minimo la luce parassita. Lo svantaggio è che ogni produttore usa componenti diversi che non sono intercambiabili.
Nell’illuminazione Köhler questi quattro componenti vengono focalizzati in modo che un fascio di luce parallelo attraversi il preparato il modo uniforme.
Il diaframma di campo serve a limitare la superficie illuminata al campo visivo per evitare la luce parassita di disturbo. A questo scopo è utile anche la centratura del condensatore.
La lunghezza degli obiettivi aumenta con l’ingrandimento. Soprattutto negli obiettivi a immersione in olio lo spazio che rimane tra l’obiettivo e il preparato è particolarmente ridotto. Quando l'obiettivo è girevole, il preparato può venire danneggiato dalla lunghezza diagonale dell'obiettivo. Una sospensione sulla punta dell'obiettivo impedisce la distruzione del preparato.
Le prestazioni dei microscopi stereo vengono offuscate da quelle dei microscopi biologici, che possono raggiungere un ingrandimento di 1000x.
Rispetto a quelli standard, i microscopi stereo zoom hanno due obiettivi, garantendo così una visione stereoscopica. La luce riflessa e incidente permette un contrasto e una profondità elevati, anche con gli oggetti opachi. L’illuminazione obliqua e l’ombreggiatura aumentano l’esperienza 3D e facilitano la rappresentazione dell’oggetto. Non sono necessarie sezioni sottili o preparazioni complicate. La grande distanza del campione dall’obiettivo permette una lavorazione migliore, mentre il vasto campo visivo favorisce una buona panoramica.
Inoltre il lavoro con i microscopi stereo zoom è particolarmente confortevole: l’ingrandimento progressivo di solito ha una gamma compresa tra 7x e 45x e, grazie all’ottica parafocale, dopo lo zoom è sufficiente solo un piccolo aggiustamento della messa a fuoco. Nei dispositivi di alta qualità dei fermi a scatto permettono la misura delle dimensioni. L’ingrandimento può essere raddoppiato usando degli obiettivi aggiuntivi, raggiungendo quindi i 90x, ben oltre la manipolazione a mano libera del campione. Ma questi obiettivi permettono anche la riduzione dell’ingrandimento, aumentando così la distanza di lavoro.
Le loro caratteristiche sono:
Sono particolarmente adatti all'identificazione di artropodi, vermi e delle loro larve, sia dal vivo che in preparati per lo studio anatomico. I microscopi stereo zoom sono anche indispensabili per lo studio della morfologia comparata nelle lezioni di botanica, mentre i geologi principianti li usano per confrontare fossili e minerali. Gli ambiti d’uso sono molteplici, ecco perché l’assortimento è vasto.
Per dare una panoramica abbiamo creato la tabella Formazione.
Le caratteristiche:
Senza microscopio stereoscopico i lavori di precisione nell’oreficeria o nei laboratori odontotecnici sarebbero da tempo impensabili. Ma anche nella moderna ingegneria della produzione industriale le possibilità di applicazione per un microscopio stereo zoom sono innumerevoli: infatti, componenti sempre più piccoli e sottili richiedono una risoluzione di immagine sempre migliore, soprattutto nell’industria dei semiconduttori e dei circuiti stampati. I controlli di qualità, la documentazione dei pezzi in lavorazione e dei processi produttivi diventano sempre più importanti. Per fare questo è indispensabile avere dispositivi ottici di qualità che permettano l’elaborazione delle immagini. E inoltre, si potrebbero immaginare le attuali analisi forensi senza l’uso di un microscopio stereoscopico? Nelle serie poliziesche in televisione la percentuale dei casi risolti è di almeno il 100%. Come sarebbe possibile senza un microscopio stereo zoom?
I dispositivi medico-diagnostici in vitro sono dispositivi e materiali conformi alla direttiva europea sui prodotti medicali (98/79/CE).
Decreto legislativo 8 settembre 2000, n. 332 (attuazione della direttiva 98/79/CE relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro)
Un dispositivo medico in vitro è un dispositivo medico composto da un reagente, un prodotto reattivo, un calibratore, un materiale di controllo, un kit, uno strumento, un apparecchio, una attrezzatura o un sistema, utilizzato da solo o in combinazione, destinato dal fabbricante ad essere impiegato in vitro per l’esame di campioni provenienti dal corpo umano, inclusi sangue e tessuti donati, unicamente o principalmente allo scopo di fornire informazioni su:
Chi effettua esami medici di laboratorio deve stabilire un sistema di garanzia della qualità conforme allo stato generalmente riconosciuto della scienza e della tecnologia medica. Lo scopo è mantenere la qualità, la sicurezza e le prestazioni indispensabili nell’uso dei dispositivi diagnostici in vitro, nonché per garantire l'affidabilità dei risultati ottenuti.
Chi fornisce in modo professionale a operatori del settore informazioni tecniche o istruzioni sul corretto uso dei dispositivi medici può svolgere questa attività solo se possiede la competenza e l'esperienza richieste in merito ai dispositivi medici trattati e, se necessario, ha ricevuto un addestramento relativo al loro uso. Questo è valido anche per le informazioni fornite telefonicamente.
È da ritenersi competente chiunque abbia completato con successo la formazione in una professione scientifica, medica o tecnica e abbia ricevuto un addestramento specifico per i dispositivi medici trattati.