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Marcus Schenk

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Avete già pensato a tutto? Tanti consigli sui prodotti adatti all’osservazione dell’eclissi solare

Luglio 17 2017, Marcus Schenk

Il grande momento si avvicina a grandi passi: il 21 agosto 2017 negli USA milioni di persone assisteranno all’eclissi totale di Sole. Siete pronti per la “Great American Eclipse”? Oppure vi mancano ancora strumenti importanti? Qui trovate alcuni consigli utili per la scelta dei prodotti adatti.

1. La cosa più importante: gli occhiali per eclissi

Per l’osservazione visuale dell’eclissi solare potete utilizzare gli appositi occhiali Omegon SunSafe, che garantiscono una visione del Sole protetta e sicura.

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Omegon SunSafe

  • Permettono un’immagine naturale del Sole di colore arancio
  • Perfetti per l’osservazione di eclissi e grandi macchie solari
  • Garantiscono osservazioni solari assolutamente sicure: foglio SunSafe certificato secondo la normativa ISO
  • Adatti a qualsiasi viso
  • Fattore filtro: inferiore a 100.000
  • Densità: almeno  ND 5

Prezzo: 2,90 € cada uno. Più convenienza con il set da 5 pezzi a 9,90 €.
Vai alla pagina degli occhiali per eclissi Omegon.

In alternativa, sono disponibili gli occhiali per l’osservazione di eclissi solare Baader Solar Viewer AstroSolar® argento/oro. Offrono una visione del sole sicura al 100%. L’immagine del Sole appare in blu/bianco.

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Baader Solar Viewer AstroSolar®

Prezzo: 3,50 € cada uno.  Più convenienza con il set da 10 pezzi a 29 €.
Vai alla pagina degli occhiali per eclissi Baader.

Attenzione: questi occhiali devono essere usati esclusivamente per l’osservazione visuale. Non devono essere combinati con uno strumento ottico.

2. Filtri solari per telescopi

Filtro in foglio senza intelaiatura

Un classico dell’osservazione solare è il filtro in foglio Astrosolar. Ideale per gli amanti del bricolage, che preferiscono costruire da sé l’intelaiatura del filtro. Il vantaggio: questo filtro è particolarmente conveniente e disponibile in diverse misure. Di queste, la più diffusa è la più piccola da 20×29 cm, ma è disponibile anche la versione da 50×100 cm.

Specifico per gli astrofotografi è il fotofilm con densità 3,8, che permette tempi di esposizione brevi. Ovvero: questo filtro lascia passare solo lo 0,016% della luce solare. Perfetto per la fotografia, ma troppo per l’occhio nudo. In questo caso, per l’osservazione visuale è necessario utilizzare un filtro ND 2,0 aggiuntivo oppure l’apposito filtro in foglio. Vai alla pagina del fotofilm.

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Folgio Baader Astrosolar

Attenzione: applicate questo foglio sempre davanti all’apertura dell’obiettivo dell’ottica, mai dietro.

Prezzo: 25 € per 20×29 cm, 75 € per 50×100 cm
Vai alla pagina del filtro solare in foglio Baader Astrosolar.

Filtri per telescopi con intelaiatura

Per i telescopi, il produttore Baader offre una soluzione elegante: il filtro solare ASTF. Questo filtro è adatto ai telescopi con diametro da 70 a 290 mm. Tre perni di centraggio fissano il filtro all’interno o all’esterno del tubo. Di seguito trovate una tabella riepilogativa per individuare quale filtro è adatto al vostro telescopio. In alternativa potete utilizzare il “Filter Finder Tool”.

Anwendungsbeispiel

Filtro ASTF

Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 80 mm articolo nr.: 46632
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 100 mm articolo nr.: 46633
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 120 mm articolo nr.: 46634
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 140 mm articolo nr.: 46635
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 160 mm articolo nr.: 46636
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 180 mm articolo nr.: 46637
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 200 mm articolo nr.: 46638
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 240 mm articolo nr.: 46639
Baader AstroSolar Filtro solare per telescopio ASTF 280 mm articolo nr.: 46640

Filtri per binocoli

Anche con un binocolo l’eclissi solare è un’esperienza fantastica. E la cosa eccezionale è che questo tipo di strumento trova posto in qualsiasi bagaglio. Questi speciali filtri per binocoli sono dotati di angoli smussati, in modo che non possano ostacolarsi a vicenda, per far sì che il vostro binocolo rimanga sempre perfettamente funzionante. Sono disponibili per un range di aperture compreso tra 40 e 110 mm.

Anwendungsbeispiel2

Filtro ASBF

Inoltre: questi filtri sono perfetti anche per l’obiettivo della vostra camera.

Baader AstroSolar filtro solare per binocolo ASBF 50 mm articolo nr.: 46641
Baader AstroSolar filtro solare per binocolo ASBF 60 mm articolo nr.: 46642
Baader AstroSolar filtro solare per binocolo ASBF 70 mm articolo nr.: 46665
Baader AstroSolar filtro solare per binocolo ASBF 80 mm articolo nr.: 46667
Baader AstroSolar filtro solare per binocolo ASBF 100 mm articolo nr.: 46668

3. Prismi solari: la scelta migliore?

Molti ne hanno già sentito parlare: oltre ai filtri solari esistono anche i prismi solari. Sono un’alternativa? Quando si tratta di osservazioni solari dettagliate, certamente sì. Ma solo per rifrattori con un’apertura fino a 150 mm (no riflettori).
Rispetto a un filtro per obiettivo, un prisma di Herschel offre un’immagine solare chiara e ricca di contrasto. Gli osservatori del Sole più esperti sono pronti a giurarlo. Con un prisma di Herschel potete osservare fin nei dettagli più minuti – che siano la granulazione o le strutture attorno a una macchia solare.

APM-Sonnenprisma-Herschelkeil-1-25-

Prisma di Herschel

Consiglio: per l’osservazione con un prisma di Herschel sono assolutamente necessari un filtro ND 3,0 e un filtro polarizzatore variabile.

APM prisma solare/di Herschel 1,25″ articolo nr.: 18916
Baader OD filtro 3,0 ND 1,25″ articolo nr.: 10885
Omegon filtro polarizzatore variabile 1,25″ articolo nr.: 7399
Baader Cool-Ceramic Safety prisma di Herschel V visuale, 2″ articolo nr.: 16816


4. Il Sole in H-Alfa

Le immagini di un’eclissi solare in H-Alfa sono insolite e suscitano sempre molto interesse. Le riprese delle fasi parziali, con protuberanze, macchie e facule sono semplicemente affascinanti. Il filtro solare Quark di Daystar trasforma il vostro rifrattore in un vero telescopio solare, che vi permette di osservare il Sole in H-Alfa. Ecco l’occasione giusta per far diventare un sogno realtà.

DayStar-Sonnenfilter-Combo-QUARK-H-Alpha-Protuberanzen

DayStar Quark H Alpha

DayStar filtro solare QUARK H-Alfa, protuberanze articolo nr.: 44774
DayStar filtro solare Combo QUARK H-Alfa, cromosfera articolo nr.: 48679

Aufgenommen mit dem Omegon ED80 Apo und einem Daystar Quark, Foto: Carlos Malagón

Immagine ripresa con il telescopio Omegon ED80 Apo e un filtro Daystar Quark, foto: Carlos Malagón

5. Piccoli telescopi e montature da viaggio

Chi viaggia in aereo deve far stare tutto in un bagaglio di determinate dimensioni. Il bello di un’eclissi solare è che non richiede strumentazioni ingombranti. Un piccolo apocromatico e una montatura compatta sono più che sufficienti.

iOptron-Montierung-SkyTracker-Pro

SkyTracker Pro

L’offerta spazia dalla  mini-montatura AZ meccanica alla robusta montatura Cube con sistema Goto:

iOptron montatura SkyTracker Pro articolo nr.: 51870
Skywatcher montatura Star Adventurer, Set articolo nr.: 45119
Omegon montatura AZ-Baby articolo nr.: 49753
Omegon treppiede con testa a sfera Pro OM20 articolo nr.: 33149
Omegon Pro treppiede in carbonio montatura articolo nr.: 33146


6. Libri sul Sole

Un primo approccio, chiaro e circostanziato, all’argomento è offerto dal libro in inglese Your Guide to the 2017 Total Solar Eclipse, Springer Verlag,

PS: assicuratevi fin da ora di avere i prodotti giusti. Solo così il vostro viaggio verso l’eclissi solare sarà un’esperienza che non dimenticherete mai.

Eclissi solare USA 2017: ecco cosa c’è da sapere

Luglio 17 2017, Marcus Schenk

Qualcosa di imponente scivola davanti al Sole, ricoprendolo. I raggi solari scompaiono, le ombre si modificano, la temperatura si abbassa e le stelle brillano di giorno; il vento si alza e il mondo animale è stranamente calmo.

Le popolazioni antiche temevano questo evento. I cinesi pensavano che un enorme drago inghiottisse il Sole, e che solo facendo baccano fosse possibile convincerlo a risputarlo fuori. Certamente si tratta di un fenomeno inquietante se non sappiamo di cosa si tratta: parliamo di un’eclissi solare.

Gli appassionati lo sanno già da tempo: il 21 agosto 2017 negli Stati Uniti avrà luogo nuovamente un’eclissi solare totale. Si tratta di un’esperienza unica! E molti la aspettano con trepidazione. In questo articolo troverete informazioni importanti su come avviene un’eclissi e sulla sua osservazione.

Solar eclipse Slider EN

Dati in breve: l’eclissi solare 2017 negli USA

L’eclissi solare totale sarà visibile dal Pacifico al Nord America fino all’Atlantico occidentale. Sul continente americano seguirà uno stretto percorso di 115 km di larghezza e attraverserà 14 Stati confederati; questo significa che non sarà visibile dal mare o da aree desertiche, ma dalle zone abitate degli USA. In questo giorno milioni di persone potranno vivere in diretta i 2 minuti e 40 secondi in cui il Sole sparirà del tutto. La fase parziale sarà visibile sia a nord che a sud in tutti gli Stati Uniti. A nord si estenderà fin verso il Canada e a sud fino in Messico e nella parte settentrionale del Sud America.

In oltre: gli americani hanno già trovato un nome per questa eclissi. L’hanno chiamata “The Great American Eclipse”.

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NASA The Great American Eclipse

Cos’è un’eclissi totale di Sole?

Un fatto interessante: il Sole è circa 400 volte più grande della Luna, e rispetto alla Luna è anche 400 volte più lontano. Questo significa che Luna e Sole nel firmamento hanno lo stesso diametro. Una fortuna per noi abitanti della Terra, perché solo così la Luna può occultare completamente il Sole, rendendo possibili le eclissi. Se la Luna fosse più piccola o più lontana dalla Terra non avremmo mai il piacere di osservare un’eclissi solare totale. Sarebbe al massimo a forma di anello, e quindi tutta un’altra cosa.

Quando la Luna nuova passa davanti al Sole, nascondendolo, proietta sulla Terra un’ombra che oscura una parte ben delimitata del nostro pianeta. Questa regione può quindi osservare l’eclissi totale di Sole! Al di fuori di quest’area la nostra stella viene solo parzialmente oscurata. Ciò significa che in queste zone non si ha oscurità e la Luna nasconde il Sole solo in modo parziale.

Sonnenfinsternis-Schema

Solar Eclipse schema

Però la Luna nuova c’è tutti i mesi, mentre la stessa cosa non si può dire di un’eclissi solare. Perché? Perché l’orbita lunare è inclinata di 5° rispetto all’eclittica. Nella maggior parte dei casi quindi la Luna nuova passa al di sopra o al di sotto del Sole. E quindi non c’è nessun oscuramento.

Ci sono tuttavia i nodi lunari. Si tratta di punti di intersezione nei quali l’orbita della Luna e l’eclittica si incrociano. Quando la Luna nuova e il Sole si trovano in prossimità di questi due punti, la Luna non transita vicino ma davanti al Sole, che in questa circostanza diventa nero, con l’imponente corona ben visibile. Sulla Terra viene quindi proiettata un’ombra vasta, rotonda ma allungata. La sua larghezza può essere al massimo di 273 km. La totalità, ovvero la copertura completa del Sole, dura al massimo 7,5 minuti. Tuttavia nella maggior parte dei casi non si hanno questi tempi ideali. Nel caso degli USA l’ombra sarà larga appena 115 km, mentre la fase totale durerà 2 minuti e 40 secondi.

Come procederà l’eclissi attraverso gli USA?

Il percorso dell’eclissi attraverserà gli stati centrali. Per l’esattezza: Oregon, Montana, Idaho, Wyoming, Nebraska, Iowa, Kansas, Missouri, Illinois, Kentucky, Tennessee, Georgia, Nord Carolina e Sud Carolina. L’inizio avrà luogo in Oregon. Alle 10:16 am PDT i primi osservatori vedranno la fase totale. PDT sta per Pacific Daytime ed è 9 ore indietro rispetto all’ora legale dell’Europa centrale (CEST). Per chi rimane a casa: il 21/06 alle 19:16 CEST avrà inizio l’eclissi totale negli USA. Tuttavia il primo contatto, ovvero quando il Sole inizia ad essere “morsicato” dalla Luna, avrà luogo prima, alle 09:06 am PDT.

A Salem, la capitale dell’Oregon, l’eclissi durerà al massimo 1 minuto e 58 secondi. Da lì proseguirà verso l’Idaho e poi il Wyoming, terra di origine di uno dei nostri collaboratori. Nella città di Casper, la seconda più grande di questo stato, l’eclissi inizierà alle 11:43 am e durerà 2 minuti e 27 secondi. Qui il meteo di agosto è generalmente buono, ma più ci si sposta verso est, maggiore diventa il pericolo di una copertura nuvolosa. Nel Kentucky la durata della copertura totale raggiunge il suo apice, con 2 minuti e 40 secondi. Alle 14:42 EDT (Eastern Daylight Time) l’ombra raggiungerà il Sud Carolina. Dopodiché  si proietterà sull’Atlantico in direzione dell’Africa e dell’Europa.

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Eclipse

Da ovest verso est in 1 ora e mezza

Il nucleo dell’ombra si muoverà a una velocità massima di 4.260 km all’ora attraverso il continente americano, circa il doppio di un moderno aereo a reazione. In totale negli USA l’ombra percorrerà un tragitto di 4.000 km, o 2.500 miglia, e sarà sufficiente 1 ora e mezza per attraversare il continente. In totale l’eclissi durerà, dal primo contatto all’ultimo, circa tre ore.

Osservazione del Sole solo con una protezione oculare!

Magari avete già da tempo pianificato un viaggio negli USA per accaparrarvi un posto lungo il percorso dell’eclissi. Si stima che il 21 agosto ci saranno probabilmente 7,4 milioni le persone a osservare l’eclissi. È di assoluta importanza che gli occhi siano protetti. Non guardate mai il Sole direttamente senza protezione. Gli occhiali per l’osservazione solare sono ESSENZIALI per proteggere in modo adeguato i vostri occhi. Sicurezza testata prima di tutto! Se per questa occasione pensate a un viaggio negli USA, vi consigliamo gli occhiali per eclissi solare Omegon. Vi raccomandiamo di non utilizzare questi occhiali in combinazione con un altro strumento ottico.

Per un telescopio è d’obbligo un filtro solare. Potete trovare una vasta scelta di filtri per i vostri strumenti qui.

Se non potrete seguire questo evento unico direttamente sul posto, potrete contare sul livestream della NASA.

Link interessanti sull’argomento:

Focheggiatore: come ottimizzare il vostro telescopio dal lato accessori

Giugno 19 2017, Marcus Schenk

Un focheggiatore è  probabilmente il componente che userete più spesso sul telescopio. Con che frequenza si inseriscono oculari, adattatori e fotocamere? Già, un focheggiatore deve poter resistere a molte cose. Ma possiede anche una qualità adeguata? Molti telescopi vengono messi in vendita a basso prezzo, ma lo si nota subito dal focheggiatore presente sul tubo. Un upgrade su questo punto produce immediatamente un effetto positivo a 360 gradi.

Un’occhiata al vostro focheggiatore vi farà subito capire se dal vostro telescopio potete tirare fuori risultati ancora migliori di quelli che avete ottenuto finora.

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Domanda interessante: qual è l’importanza di avere un focheggiatore di ottima qualità e che lavora con precisione? Che cosa deve essere in grado di fare?

Cinque caratteristiche di un buon focheggiatore

Un buon focheggiatore dovrebbe …

… non avere giochi,
Lo sapevate questo? Ruotate la manopola di messa a fuoco, ma la meccanica gira a vuoto. Fino a quando poi, a un bel momento, ingrana. Da un lato fa arrabbiare, dall’altro si ha la sensazione di avere a che fare con del materiale scadente.

… non avere spostamenti (shifting).
Ruotate la manopola di messa a fuoco, ma sembra che Giove stia facendo dentro l’oculare la danza della pioggia e saltelli in qua e in là. Peggio ancora in una fotocamera. A un certo punto l’oggetto può addirittura saltare fuori dal campo visivo. Diagnosi: shifting. Questo problema dovrebbe essere eliminato al più presto con l’utilizzo di un nuovo focheggiatore.

… non piegarsi quando si monta una fotocamera.
Focheggiatore instabili producono talvolta conseguenze fatali ai loro astrofotografi. Se il tubo del focheggiatore  si piega, la vostra foto può risultare nitida su un lato ma sfocata sull’altro. Chi vorrebbe un risultato del genere dopo una notte passata a fotografare? Un po’ più avanti trovate un elenco con i dati di portata, che riporta il peso massimo della fotocamera proprio per evitare problemi del genere.

… avere una regolazione fine e di precisione della messa fuoco.
Chi è un’amante dell’astrofotografia lo sa: mettere bene a fuoco un oggetto celeste con la fotocamera è un’impresa. La cosa è più semplice se il focheggiatore ha uno scorrimento morbido o con la manopola con rapporto di demoltiplicazione 1:10. Allora potete regolare la messa a fuoco entro un intervallo di centesimi di millimetro. Tutto questo vi servirà per trovare una messa a fuoco perfetta.

… non scivolare quando vengono montati accessori pesanti.
Un oculare pesante può arrivare fino a 1 Kg di peso, un treno ottico con fotocamera anche di più. Per cui è utile che abbiate focheggiatore che non scivoli nemmeno sotto un carico pesante.

Abbiamo in offerta alcuni fuocheggiatori di Omegon con i quali potete in maniera semplice ottimizzare il vostro telescopio e migliorarne le prestazioni in modo che l’osservazione sia un vero divertimento. Soprattutto i prodotti della serie V-Power, Omegon Pro e della serie Ibridi Caryford a doppia velocità di Omegon racchiudono queste cinque esigenze e le soddisfano con notevole precisione. Il sopra citato telescopio ibrido Crayford a doppia velocità di Omegon si caratterizza anche per una ridotta altezza meccanica. Nel caso di sistemi newtoniani veloci è possibile, ad esempio con rapporto f/5, ridurre la vignettatura e aumentare l’illuminazione.

Sicuramente vorrete sapere se un focheggiatore è adatto al vostro telescopio. Quanto ricade più indietro la messa a fuoco (backfocus)? Quali sono le dimensioni per l’adattatore? Quale portata ha? Trovate tutte queste informazioni su questo nuovo elenco. Potete vedere immediatamente quale focheggiatore è più adatto per voi.

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Novità: Oculari Omegon serie Oberon con un campo apparente di 82°

Maggio 23 2017, Marcus Schenk

I nuovi oculari Oberon di Omegon hanno un campo di vista apparente di ben di 82° e quindi permettono una osservazione ad ampio respiro. Inoltre sono impermeabili all’acqua e sono riempiti di azoto. Con un prezzo inferiore a 200 Euro, sono sorprendentemente economici ed alla portata di ogni astronomo dilettante.

Die Omegon Oberon Okulare mit 82° Gesichtsfeld

Impermeabili all’acqua e riempiti di azoto

Siete sicuramente a conoscenza che gli oculari a volte non sono così puliti. Quando sulle lenti oculari si deposita della sporcizia, del polline o del grasso delle ciglia. In questi casi è necessario procedere alla pulizia degli oculari. Ma l’operazione non è affatto facile, perché si deve eseguire la pulizia con cautela e con detergenti per ottica. Questa operazione è invece genialmente semplice con gli oculari di Omegon.

Risciacquate l’oculare sotto acqua corrente. E così i vostri oculari risplenderanno nuovamente come il primo giorno.

Il vantaggio di un grande campo visivo

Gli oculari ad ampio campo rappresentano un sogno per gli osservatori del cielo. Al contrario degli oculari standard di 45° o 50° di campo visivo, questi oculari grandangolari danno l’impressione a chi osserva di essere sospesi nello spazio. Al di sopra di 70° l’occhio non percepisce più il bordo dell’oculare e il cielo stellato appare quasi senza confini. Gli oculari Oberon con 82° svolgono ancora meglio questo compito, perché qui il vostro occhio può addirittura spaziare nel campo visivo.

La serie di oculari Oberon è costituita da sei oculari con distanze focali di 7 mm, 10 mm, 15 mm, 19 mm, 23 mm e 32 mm. Le tre distanze focali minori si possono ordinare nel formato di 1,25″ e le tre distanze focali lunghe nel formato di 2″. Ogni osservatore sa quanto sia difficile a volte andare alla ricerca di un oggetto. Quindi un oculare Oberon di 32 mm rende l’operazione molto più semplice. Un piccolo ingrandimento abbinato a un campo visivo di 82° rende il grande oculare Oberon un perfetto strumento per la ricerca.

Ma anche un oculare di 7 mm e di 82° presenta i suoi evidenti vantaggi: Osservare la superficie lunare ad alto ingrandimento e ciò nonostante vedere grandi aree del paesaggio lunare è semplicemente grandioso.

I vantaggi degli oculari Oberon in sintesi:

•    resistenti: impermeabili all’acqua e riempiti di azoto; resistono all’umidità ed hanno durata nel tempo.
•    campo visivo apparente di 82°: enorme campo visivo, quasi senza limiti.
•    presa comoda e salda: rivestiti in gomma scanalata laminata.
•    design e finiture di pregio: involucro di alluminio anodizzato.

Per maggiori informazioni: Si possono trovare sulle pagine di descrizione dei nuovi oculari Oberon.

Fotografare la luna con lo smartphone: L’adattatore smartphone Easypic di Omegon

Aprile 27 2017, Marcus Schenk

Se, in passato si fosse voluto riprendere qualche foto della luna, i costi sarebbero stati molto elevati. Sarebbe stato necessario scattare le foto, sviluppare la pellicola e sperare nella loro buona esecuzione e riuscita.  La delusione era dietro l’angolo in caso di poca nitidezza della foto. Oggi, con le fotocamere digitali e con le fotocamere dei telefonini tutto è diventato più semplice.

Per prima cosa, le fotocamere degli smartphone hanno raggiunto un livello di qualità straordinario. Sono un efficace strumento per scattare una foto della luna. Purché si possa collegare il nostro telefonino al telescopio.

Ecco un esempio di come chiunque  possa riprendere una foto della luna mediante un telescopio.

In questo caso la luna ripresa con metodo afocale utilizzando un adattatore Easypic, un iPhone , un Dobson Omegon da 8″ ed un oculare Redline.

Der Mond - aufgenommen mit einem Easypic Adapter, einem Omegon 8" Dobson und einem iPhone.

La differenza rispetto ad altri adattatori

L’adattatore Easypic Universal per smartphone segue un’altra strada rispetto ai suoi concorrenti. La maggior parte degli adattatori possiede una fascetta che si chiude attorno ad un oculare da 1,25 pollici. Il telefonino poggia separatamente su un anello di serraggio e deve essere posizionato correttamente sopra l’oculare. Di per sé si tratta di un buon sistema, ma richiede al fotografo di saper operare in punta di dita, con estrema attenzione per evitare che qualcosa possa scivolare e danneggiarsi.

Ma di notte non sempre si ha la pazienza necessaria. Per giunta vi è un buio pesto!

C’è anche una soluzione più semplice? Certo che c’è! Facendo ricorso al sistema autocentrante.

Potete preparare l’adattatore nel modo seguente

La luna è su in cielo e voi puntate il telescopio sul nostro satellite. Nell’oculare la luna è già visibile e fa un magnifico effetto. Ma ora entrano in gioco il vostro smartphone e l’adattatore Easypic.

Allentate sul lato posteriore dell’adattatore la piccola vite per le fascette di serraggio. Tirate queste fascette completamente all’esterno. E poi disponete il vostro telefonino con la lente della telecamera direttamente sopra il foro centrale. Fate scorrere le fascette di serraggio lungo il vostro telefono e stringete di nuovo la vite. Verificate che le fascette siano ben strette, in modo che il vostro telefonino non possa staccarsi.

Collegate ora l’adattatore all’oculare

Ora arriva la parte facile! Tenete l’adattatore con lo smartphone a diretto contatto del vostro oculare. Ruotate poi la grande rotella laterale. Si metteranno in movimento tre perni, che con precisione e contemporaneamente bloccheranno il vostro oculare. Così l’adattatore si centra e si fissa automaticamente sul vostro oculare. La lente della fotocamera del vostro smartphone si posizionerà esattamente al centro dell’oculare.

Questo sistema autocentrante significa per voi: una maggiore attenzione sul vostro oggetto ed una minore necessità di occuparsi di particolari tecnici superflui.

Una cosa davvero utile.

So sieht es aus: Das Smartphone am Teleskop und der Mond im Zentrum.

La ripresa: la luna nello smartphone

Se l’app della vostra fotocamera è attivata, ora dovreste vedere la luna sul vostro display. Aggiustate ancora un po’ il fuoco e tutto è già pronto per la foto.

Sono necessari questi passaggi:
•    disattivare il flash
•    attivare lo scatto a tempo
•    se necessario e possibile, mettere a punto il tempo di esposizione

A questo punto azionate il dispositivo di scatto per fare la foto. La ripresa della luna è stata eseguita con l’adattatore Easypic Universal per smartphone e con un telescopio Dobson da 8 pollici di Omegon.

Come ridurre la luminosità con filtri di grigio

Con la luna le riprese riescono nella maggior parte dei casi con la giusta regolazione del tempo di esposizione. Invece i pianeti, come Venere o Giove, nell’immagine spesso risultano troppo chiari. Sono sovra-illuminati. I dischi dei pianeti appaiono “bruciati”. La soluzione: filtri di grigio e filtro polarizzatore variabile. Questo è il trucco con cui possiamo ottenere immagini anche delle strutture.

Conclusione:

Con uno smartphone e con l’adattatore Easypic Universal per smartphone sono possibili rapide riprese fotografiche della luna e dei pianeti. Non è affatto necessario essere degli esperti: anche la connessione all’oculare è semplice. Oltre al corretto posizionamento dell’adattatore, non sono necessarie altre precauzioni. Con lo smartphone riescono fotografie della luna di una nitidezza grandiosa. Pochi anni fa si poteva solo sognare di ottenere simili risultati.

Disponibile ora: Kit autoguida Omegon con sconto del 15%

Febbraio 6 2017, Marcus Schenk

Davvero utili in astrofotografia: un cercatore ed una camera guida. In questo modo potete tenere sotto controllo la vostra foto a lunga esposizione e vi garantite l’inseguimento perfetto con stelle puntiformi sull’oggetto desiderato.
Della Omegon è disponibile ora un mini-guidoscopio con un diametro di 50 mm o di 60 mm. Con il Touptek Autoguider GCMOS01200KMB Mono puoi completare il perfetto setup di controllo e guida per le tue sessioni fotografiche.


Potete risparmiare acquistando il kit completo

Potere acquistare il mini-teleguida anche in kit in cui è compresa  la camera guida Touptek.
Il vostro vantaggio è che risparmiate nell’acquisto di un kit fino al 15 % in confronto ai prodotti singoli:
1. Omegon Kamera Easy Autoguiding-Set50
2. Omegon Kamera Easy Autoguiding-Set60

Perché questi cercatori-guida sono così pratici

Fino a poco tempo fa si usavano lunghi rifrattori che si montavano parallelamente al telescopio principale. Questi telescopi-guida richiedono proprie staffe ed anelli di fissaggio, sono poco pratici e nel complesso molto pesanti. In un telescopio con postazione fissa questo non è affatto un problema. Ma cosa accadrebbe in caso  il vostro telescopio dovesse rimanere trasportabile? Con i nuovi mini-teleguida tutto questo adesso è possibile come non lo era mai stato. Potrete montare il cercatore guida semplicemente utilizzando la basetta dedicata al cercatore, poi collegare la fotocamera e tutto è pronto per iniziare. Alla fine,  tutto il kit,  non è molto più pesante ed ingombrante del classico cercatore ottico. Troviamo che questo sistema sia assolutamente pratico! In questo modo potrete utilizzare persino telescopi più piccoli per la fotografia di oggetti del cielo profondo.

Che programmi avete nel 2017 in ambito astronomico? Volete scattare la vostra migliore astrofoto? Con i nostri nuovi kit autoguida dedicati questo sogno è a portata di mano.

Omegon APO 104/650 ED: Queste astrofoto mostrano la bellezza dell’universo

Gennaio 30 2017, Marcus Schenk

Riceviamo continuamente dai nostri clienti belle immagini di oggetti celesti. Vogliono mostrarci quali “magie” hanno compiuto con i loro strumenti. Molto spesso ci entusiasmiamo vedendo quanto amore per il dettaglio e quanta energia gli astrofotografi investano in queste immagini. Oggi vi presentiamo un paio di astrofoto incantevoli. L’astrofotografo e regista cinematografico Sebastian Voltmer ci presenta meravigliose scatti dell’universo. Queste immagini sono state riprese con una fotocamera Sony a7s ed una fotocamera ST-2000XM al fuoco diretto di un nostro telescopio premium: l’Omegon Apochromat 104/650 ED con livellatore di campo.

Der 104/650 ED-Apo von Omegon
La nebulosa cuore IC1805

Questa nebulosa deve il suo nome a una forma particolare: un cuore rosso nel cielo notturno. Trovate questa nebulosa tra le costellazioni Cassiopea, Perseo e Giraffa. Il cuore si trova circa 4° a est della stella ε Cas (Epsilon Cassiopeiae). Al centro della nebulosa di emissione è collocato un ammasso stellare aperto, che induce la nebulosa a brillare.

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La nebulosa manubrio M27

La nebulosa manubrio M27 nella costellazione Volpetta è la seconda nebulosa planetaria per luminosità ed è quindi un faro nel cielo stellato. Chi ha originato questa nebulosa lontana circa 1400 anni luce è una nana bianca, una stella che si trova al termine della sua vita.

M27

Nebulosa Pacman NGC 281

Che gli astronomi siano persone piene di fantasia lo dimostrano i nomi di alcune nebulose. La nebulosa NGC 281 è denominata Pacman. A chi si ricorda ancora dei tempi del Commodore 64 & Co. viene in mente di sicuro questo gioco al computer. E infatti questa nebulosa con le sue nuvole scure appare come uno dei personaggi di Pacman. Questa nebulosa si trova a 9500 anni luce e ospita la stella doppia Barnhard 1. I suoi quattro compagni li possiamo scoprire con un telescopio ad alto ingrandimento.

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Nebulosa Crescente NGC 6888

Crescente: la mezzaluna sotto forma di nebulosa. La NGC 6888 è nota anche con il nome di nebulosa Falce. La si trova al centro della costellazione del Cigno, spostata di 2,5° rispetto alla stella centrale del Cigno, Sadr. Nonostante la sua posizione di spicco in estate, la nebulosa Crescente può non essere facile da vedere a causa della sua piccola dimensione di 18×13′ e una luminosità di grado 10. Gli scienziati presumono che questa nebulosa sia stata colpita da una stella di Wolf-Rayet nella sua fase di vita terminale. Per una osservazione efficace avete bisogno di un cielo scuro e cristallino oltre che di un filtro OIII.

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Protuberanza solare

L’immagine trasmette l’idea di quanto possa essere gigantesca una protuberanza solare in confronto alla terra. In questa protuberanza del 15 agosto 2016 la terra avrebbe potuto esservi contenuta più 13 volte in fila.

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Mini guidoscopio di Omegon Mirini di piccole dimensioni per ottenere migliori fotografien astronomia

Gennaio 23 2017, Marcus Schenk

I tempi cambiano: tutto diventa più piccolo. Anche in campo fotografico! Un tempo in astrofotografia la tendenza era di usare esclusivamente mirini grandi e lunghi. Spesso il montaggio era problematico. Con i nuovi mini guidoscopi di Omegon, l’asservimento delle vostre riprese diventa notevolmente più facile.

Cercatore e mirino: guidoscopio Microspeed da 60 mm di Omegon.

“Un guidoscopio è un telescopio montato parallelamente allo strumento primario. Mentre la fotocamera è posizionata sul telescopio primario, il guidoscopio provvede a realizzare un asservimento di precisione”.

Presentazione: Guidoscopi 50 e 60 di Omegon.

I mini guidoscopi di Omegon hanno un diametro di 50 mm o di 60 mm. Sono lunghi solo 200 mm e 260 mm e, avendo un peso di 600 e di 900 grammi, sono leggeri quanto un oculare da 2″. Quali sono i vantaggi in confronto ai mirini “classici”?

  • Sono più leggeri: il vostro telescopio non viene sottoposto a un sovraccarico. Si possono usare persino telescopi per astrofotografia più piccoli.
    Sono più facili da usare: è sufficiente inserire il guidoscopio nel supporto del cercatore. Toglierlo è altrettanto facile.
    Risulta migliore la messa a fuoco: mediante un focheggiatore elicoidale dell’oculare potete eseguire la messa a fuoco usufruendo di una notevole sensibilità.

Ulteriori informazioni si possono trovare sulle pagine di descrizione dei mini guidoscopi da 50 mm e da 60 mm.

Autoguida e guidoscopio: costituiscono effettivamente un sistema integrato?

La risposta a questa domanda è chiaramente un “si”. Il guidoscopio funziona nel modo migliore in combinazione con un’autoguida. Perché? La maggior parte delle moderne autoguide sono caratterizzate di pixel di piccole dimensioni. Questo comporta un vantaggio: la distanza focale del guidoscopio risulta corta. Ad esempio, le autoguide Touptek sono dotate di questi pixel di piccole dimensioni. Caratteristica particolare: queste fotocamere, grazie ad una nuova conformazione del sensore, sono estremamente sensibili. In questo modo, per ciascun oggetto celeste potete trovare la giusta stella guida.

“Con il mio guidoscopio e con la mia fotocamera si trova sempre una stella guida nel campo visivo”, conferma Bodo Fischer, astrofotografo e utilizzatore del guidoscopio.

Il guidoscopio con una fotocamera Touptek

Quale fotocamera è adatta a un guidoscopio Microspeed? Noi raccomandiamo di usare fotocamere “GCMOS01200KPA” di Touptek. Sono le più adatte in assoluto, grazie a una frequenza di 30 fotogrammi al secondo, a una connessione ST-4 per il montaggio dell’autoguida e a un software di elaborazione delle immagini.

Queste sono le migliori combinazioni:

  1. Guidoscopio Microspeed da 50 mm + monoguida GCMOS01200KPA di ToupTek
  2. Guidoscopio Microspeed da 60 mm + monoguida GCMOS01200KPA di ToupTek

Suggerimento: Con la fotocamera usate un filtro UV-IR di Omegon oppure il filtro semi APO di Baader. In questo modo le stelle diventano ancora più nitide e con il sistema di autoguida si ottiene un successo ancora maggiore.

Montatura per binocolo di Omegon: Come solcare il cielo con un binocolo

Gennaio 2 2017, Marcus Schenk

È semplicemente una meraviglia: guardare il cielo con un binocolo. Spaziare per i campi di stelle della Via Lattea. E qui prendere una deviazione per la nebulosa più vicina. E poi tornare sulla galassia Andromeda.
Sondare il cielo con un grande binocolo è un divertimento pazzesco. Se non ci fosse quel problema legato al peso.

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È indispensabile avere a disposizione uno stativo, perché altrimenti le braccia si appesantiscono solo dopo pochi minuti. Ma un grande binocolo pesa comunque quasi sempre diversi chilogrammi e quindi la testata dello stativo, nella maggior parte dei casi, è soggetta a un sovraccarico. In pratica avviene questo: con un’inclinazione di oltre 45° molte testate di stativo scivolano, perché l’attrito diventa troppo forte.

Ma ora c’è una soluzione: la montatura per binocolo di Omegon.

È formata da una rotaia lunga 580 mm (in conformità alle norme delle ferrovie svizzere, Aka-Swiss-Rail-Norm) e da un contrappeso di 1 Kg. Sull’altro lato fissate il vostro grande binocolo. Montate il tutto sulla testata dello stativo. E tutti i vostri problemi scompaiono.

Grazie al perfetto bilanciamento del vostro binocolo, la testata dello stativo non viene gravata dal peso e accompagna qualsiasi movimento.

Le forze si bilanciano
Se aumentate solo leggermente l’attrito della testa dello stativo, vi librate letteralmente sopra il cielo. Puntate semplicemente il binocolo da un oggetto celeste all’altro. E non preoccupatevi se i morsetti sono ben stretti. È quasi come se con il vostro binocolo solcaste il cielo sulle onde di luce.

Alcune raccomandazioni riguardo al supporto per binocolo di Omegon:

Cannocchiali:
Nightstar 15×70 di Omegon
Nightstar 20×80 di Omegon
Argus 11×70 di Omegon
Argus 20×80 di Omegon

Stativi e testate di stativo:
Stativo Titania 800, stativo a treppiede in alluminio, di Omegon + Testa panoramica 500, 3D + Profilato tipo ferrovia svizzera, di Novoflex
Stativo a treppiede in alluminio 475 B Pro Digital, di Manfrotto
Testata panoramica di stativo CONCEPT ONE OH4.5V, di Cullmann
Videoinclinometro MVH500AH Fluid, di Manfrotto + Profilato tipo ferrovia svizzera, di Novoflex

Infografica della Stella di Betlemme

Dicembre 22 2016, Marcus Schenk

La storia dei tre Re Magi in viaggio verso Betlemme è conosciuta da gran parte del mondo occidentale.

 

Tuttavia una serie di fenomeni cosmici potrebbero dare una spiegazione di come una stella abbia potuto brillare così intensamente ed averli potuti guidare nel loro lungo cammino. Per ulteriori informazioni su come questo particolare evento possa essersi verificato, date un’occhiata alla nostra infografica qui sotto.

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