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Nuovo apocromatico di Skywatcher: EvoStar ED 72 DS Pro

Marzo 29 2018, Stefan Taube

I telescopi rifrattore della serie EvoStar di Skywatcher sono telescopi molto apprezzati da anni sia tra gli esordienti che tra professionisti esperti.

Con EvoStar 72 Skywatcher offre ora un apocromatico ED a due lenti a un ottimo prezzo: Potete acquistare EvoStar 72 ED DS Pro OTA a soli 349,- Euro!

EvoStar 72
Questo conveniente modello EvoStar 72 , con la sua struttura compatta rappresenta uno strumento ideale per il viaggio, ma soprattutto per l’astrofotografia di grandi campi. Avrete bisogno soltanto di una piccola montatura equatoriale con una portata di circa 5 chilogrammi.

L’apocromatico è costituito da un obiettivo doppietto con una lente in vetro ED a rifrazione particolarmente bassa. Per l’elemento in vetro crown viene usato un vetro di altissima qualità. Ogni superficie vetro-aria è dotata di uno strato metallico antiriflesso, in modo da raggiungere un’elevata trasmissione della luce fino al 99,5 percento! Questa configurazione ottica assicura una forte riduzione dell’aberrazione cromatica e una riproduzione dell’immagine molto nitida!

L’apocromatico è dotato di una valigetta rigida per il trasporto e di un focheggiatore oculare di elevata precisione, con manopola demoltiplicata 1:11. Per l’osservazione visuale sono necessari anche un diagonale stellare e gli oculari. Potete trovare questi accessori opzionali in “Accessori raccomandati” per EvoStar 72.

In ogni caso restiamo a disposizione anche per una consulenza personalizzata!

Il nuovo sensore Exmor R di Sony: Che cosa significa per l’astrofotografo?

Marzo 26 2018, Marcus Schenk

“Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”.

Queste parole sono state pronunciate da un personaggio non certo minore: le ha espresse Johann Wolfgang von Goethe. Quando egli pronunciò queste parole, ancora nessuno aveva idea di cosa fossero le fotocamere digitali. Ed il famoso poeta, certamente, intendeva riferirle ad un contesto completamente diverso.

Eppure: questa frase si adatta così bene ai sensori delle fotocamere per uso astronomico da doverla per forza citare.

Ma che cosa hanno in comune queste due cose? E perché questa citazione non si adatta più nello stesso modo alle fotocamere con i nuovi sensori Exmor R? Torneremo su questo tema fra un momento.

Fotocamere di ToupTek con una sensibilità più elevata del 100%

Si tratta di una notizia che farà piacere a molti appassionati di astronomia: Le fotocamere Touptek hanno una sensibilità fino al 100% più elevata (Fonte: Sony), rispetto alle meno recenti fotocamere CMOS convenzionali. Infatti negli ultimi tempi nella tecnologia dei sensori si sono fatti passi da gigante. Per dirla in breve: grazie al nuovo sensore Exmor R è ora possibile immagazzinare nel sensore, in un tempo di esposizione più breve, una quantità di informazioni ancora maggiore sugli oggetti.

Le fotocamere di ToupTek sono già dotate dei nuovi sensori Exmor R : Parliamo ora di fotocamere.

Fino a pochi anni fa i sensori CCD erano ancora la prima scelta. Infatti avevano un rumore di lettura decisamente minore, avevano una buona sensibilità e potevano produrre immagini con un numero maggiore di particolari. Ma poi, con lo sviluppo tecnologico, nacquero sensori CMOS di nuova generazione. Questi sensori avevano un veloce trasporto dei dati e una digitalizzazione iperveloce. Inoltre Il rumore di lettura si ridusse notevolmente facendoli diventare molto interessanti per l’uso astronomico.

Del resto, questi sensori sono denominati anche sensori a illuminazione frontale o sul lato frontale. E qui diventa interessante anche l’espressione di Goethe “Dove vi è più luce, là più forte è l’ombra”. Infatti questa espressione ha qualcosa a che vedere con l’architettura ovvero con la struttura costruttiva del microcircuito (chip).

Der Front-Illuminated Sensor: Lichtstrahlen treffen auf den Sensor, werden aber zum Teil abgelenkt.I sensori CMOS “classici”

I sensori illuminati frontalmente contengono una grande quantità di elementi, che i fotoni della luce devono attraversare prima di arrivare a destinazione e colpire i pixel.

In un primo tempo vi erano le microlenti, poi sono arrivati i filtri colorati e infine è arrivata anche l’elettronica. Quest’ultima, infatti, è stata portata sul chip dall’alto. Cioè: in questa posizione si trovano le piste in alluminio, i fili metallici e i transistor. Anche attraverso questi elementi devono passare i fotoni. Solo dopo la luce arriva finalmente al fortemente desiderato pixel.

Ma questa elettronica purtroppo è una specie di proiettore d’ombra. Qualcosa di analogo a quello che ci è noto anche nei telescopi con grandi specchi secondari: Una certa parte della luce viene assorbita e deflessa.

Alcuni fotoni non hanno persino nessuna possibilità di farcela. Non vengono lasciati passare oppure vengono semplicemente riflessi dal filo metallico. La conseguenza è inevitabile: arriva meno luce.

Ora Sony ha escogitato come rendere più sensibili i chip attuali. E come farsi venire un’idea grandiosa, che ora può essere messa in atto anche nelle nuove fotocamere per astronomia: I sensori CMOS “retroilluminati”.

I nuovi sensori “retroilluminati” di Sony

Sony ha scomposto i sensori e li ha ricostruiti in modo completamente diverso. Ora i fotoni attraversano le microlenti e poi i filtri colorati. E fin qui è tutto chiaro. Però subito dopo ci sono i pixel.

Ora l’elettronica, i fili metallici e i transistor si trovano dietro. Quindi i fotoni arrivano ora nelle fotocellule senza essere deflessi . Il substrato di silicio viene illuminato da dietro e non più dal davanti. Un ulteriore punto di forza è costituito dalla tecnologia STARVIS, un sottogruppo dei sensori Exmor R, che sono dotati di una sensibilità ancora più elevata. Proprio là dove vi è poca luce, questa tecnica fa valere in modo eccellente il suo punto di forza.

Attraverso numerosi miglioramenti, i sensori Exmor R possono essere estremamente veloci, avere ancora meno rumore, avere una sensibilità doppia rispetto all’attuale (Fonte: Sony) ed avere inoltre una trasmissione più elevata nel vicino infrarosso.

Del resto, in ricerca si usa questa tecnica già da molto tempo. Però finora il prezzo di queste fotocamere è stato a livelli veramente astronomici. Grazie al ribasso estremo subito dai prezzi, questi sensori CMOS sono ora anche alla portata degli appassionati.

Che cosa significa questo per le vostre riprese fotografiche in astronomia?

  • più luce in un tempo più breve
  • tempi di esposizione più brevi e quindi minori problemi per l’inseguimento
  • possibilità di fotografare galassie e nebulose anche con fotocamere non raffreddate
  • frequenza dei fotogrammi estremamente elevata e quindi immagini dei pianeti ancora più nitide
  • sensibilità più alta nel vicino infrarosso, utile per riprendere immagini di Marte, immagini di Venere
  • possibilità di riprendere oggetti celesti più chiari, spesso come in video live.

Conclusione:

I nuovi sensori “retroilluminati” di Sony offrono agli astrofotografi nuove e avvincenti possibilità. Grazie ai bassi costi i prezzi sono adesso favorevoli. E il guadagno consiste in belle astro-foto con poca spesa. Ma la cosa più bella è che: le fotocamere di ToupTek sono già dotate della nuova tecnologia. Forse ora si potrebbe dire: “Dove c’è molta luce, resta molta luce”. Almeno per quanto riguarda queste nuove fotocamere.

P.S.:

Se anche voi volete usare le nuove fotocamere, allora: andate semplicemente qui.

Finalmente disponibile la nuova Horizon di ATIK!

Marzo 20 2018, Elias Erdnüß

Finalmente, la nuova e molto promettente astrocamera Horizon di Atik sarà entro breve in commercio. Nella versione sia a colori che monocromatica, questa fotocamera CMOS con raffreddamento attivo, in combinazione con il software Infinity Live Stacking offre un facile accesso all’astrofotografia. Allo stesso tempo, questa fotocamera dalle ottime prestazioni dispone di tutte le funzionalità richieste anche dagli astronomi amatoriali esperti. Quindi se volete tentare di entrare nell’affascinate hobby dell’astrofotografia con questa fotocamera, disponete di un prodotto che vi assicurerà buone prestazioni nel tempo, anche quando non sarete più un esordiente.

Viene utilizzato il sensore CMOS MN34230 da 16 megapixel di Panasonic. Con una diagonale attiva del microcircuito (chip) di 22 mm, la superficie del sensore è confrontabile con il formato ampiamente diffuso APS-C, tipico delle fotocamera tipo reflex. Questo grande sensore con una densità di pixel molto più alta rappresenta un sostanziale vantaggio rispetto al gradito Infinity di Atik che si colloca nella stessa classe di prezzo. Il rumore estremamente ridotto dei moderni microcircuiti (chip) CMOS, unitamente al raffreddamento attivo, rendono così Horizon la scelta ideale per la fotografia del cielo profondo (deep sky).

Se avete già potuto mettere assieme esperienze di astrofotografia con una fotocamera digitale tipo reflex, allora la Horizon di Atik è la scelta giusta per effettuare il salto verso questa astro-camera specializzata. Il raffreddamento attivo non solo riduce di molte volte il rumore del sensore, ma permette anche di impostare una temperatura stabile del sensore. Non si sarà più costretti ad  accorciare il necessario tempo di osservazione/ripresa, soltanto per fare un paio di fotogrammi scuri (dark frame) per la calibrazione dell’immagine. Grazie al raffreddamento, potrete impostare anche durante il giorno la stessa temperatura del sensore e quindi raccogliere per ore “dark frame” utilizzabili in seguito.

Tuttavia, per le riprese di pianeti, ad esempio con un procedimento Lucky-Imaging (esposizioni fortunate) questa fotocamera non è adatta perché è possibile effettuare solo circa un’immagine al secondo. Cercate allora una buona fotocamera per pianeti, con cui poter riprendere molte immagini al secondo. Trovate  interessanti soluzioni tra i modelli della ToupTek o di The Imaging Source.

La ditta Atik Cameras Limited negli anni scorsi ha acquisito un’ottima fama con le sue performanti astro-fotocamere CCD. Con questo primo passo verso la tecnologia dei sensori CMOS (in continuo sviluppo9 viene offerta una fotocamera che dovrebbe in ogni caso attrarre l’attenzione sia dei principianti che degli esperti.

Nuovo Explore Scientific Dobson con specchio di 20 pollici!

Marzo 6 2018, Stefan Taube

Con la serie Ultra Light Explore Scientific offre telescopi con struttura Dobson, che possono essere facilmente disassemblati per il trasporto. Così con questi telescopi Dobson potete raggiungere per la vostra osservazione località prive di inquinamento luminoso. Per una visione indisturbata del cielo notturno!

Il modello più recente di questa serie dispone di uno specchio di 20 pollici: Telescopio Dobson N 500/1800 Ultra Light Hexafoc.

ES-500-UL

Non è proprio del tutto ultraleggero. Si dovrebbe essere già in due persone per montarlo sul luogo di osservazione. Ma, a parte questo, lo si può smontare in componenti di facile gestione, come i modelli più piccoli.

Altre caratteristiche del telescopio Dobson N 500/1800 Ultra Light Hexafoc:

  • Griglie di alluminio massiccio: ad altissima rigidità
  • Specchio principale e specchio secondario di quarzo con certificato di collaudo
  • Bassa altezza di visione di soli 1,63 metri sullo zenit
  • Lo specchio principale può essere tarato dall’alto e quindi anche durante l’osservazione
  • Molto facilmente trasportabile per le sue dimensioni compatte
  • Notevole estrattore di focale dell’oculare di 2,5” con regolazione micrometrica 1:10
  • Grandi ruote di elevazione, con verniciatura elettrostatica a polveri, per un inseguimento senza sobbalzi

Il telescopio viene fabbricato in Ungheria e Germania.

The Imaging Source presenta le nuove fotocamere per osservazioni astronomiche: la serie Signature.

Marzo 2 2018, Elias Erdnüß

Commercializziamo da subito la nuova serie Signature del fabbricante di fotocamere The Imaging Source. Da oltre 20 anni questa azienda produce fotocamere professionali soprattutto per applicazioni industriali. Tuttavia, i prodotti di questa azienda trovano largo impiego anche in campo medico e scientifico. Queste fotocamere offrono quindi a uno standard di qualità superiore alla media.

Nell’anno 2007 The Imaging Source ha presentato per la prima volta una serie di fotocamere, che erano state progettate in modo particolare per applicazioni astronomiche. Il fabbricante di queste fotocamere ha rapidamente incontrato il favore degli astronomi e degli astrofotografi, perché le fotocamere prodotte si distinguevano per la loro eccellente qualità ed addirittura per i loro costi contenuti.

In campo astronomico negli ultimi anni si è verificata una stasi dei mercati. Altri produttori si sono fatti avanti e fabbricano ogni anno nuovi prodotti, che mettono in ombra i modelli meno recenti a causa del rapidissimo e continuo miglioramento delle tecnologie digitali per le fotocamere. The Imaging Source produceva assiduamente fotocamere per astronomia: i noti modelli NexImage e Skyris del marchio Celestron vengono prodotti in collaborazione tra le due aziende.

Ora The Imaging Source ha finalmente presentato una propria serie di fotocamere! La serie Signature si distingue nuovamente per la sua eccezionale robustezza e questo non sorprende in un produttore che deve soddisfare sistematicamente i rigorosi requisiti di qualità dei clienti dell’industria. Per di più, questa serie è dotata della più moderna tecnologia CMOS dei sensori. La vecchia convinzione che solo i sensori CCD potessero essere usati in astronomia non vale più da diverso tempo: Intanto i sensori CMOS si contraddistinguono per il loro ridotto rumore e per la loro altissima sensibilità, tanto che i principali fabbricanti non producono più microcircuiti CCD. E’ per questo che nella serie Signature sono montati i più moderni microcircuiti CMOS Pregius e STARVIS del produttore Sony.

Queste fotocamere sono perfettamente ottimizzate per le riprese di pianeti. Possono fornire ad elevate frequenze di fotogrammi (frame rate) immagini ad alta definizione, non compresse e con un basso livello di rumore. Questa è la condizione preliminare ideale per l’uso delle tecniche di “Lucky Imaging”  (Imaging fortunato) per raffigurare efficacemente ogni dettaglio di pianeta che venga ripreso dal vostro telescopio. Ma attenzione perché, queste fotocamere, non sono tuttavia pensate per riprese di galassie e di nebulose dalla luce debolissima: A seconda del modello infatti sono possibili tempi di esposizione solo di alcuni secondi.

La serie Signature con i suoi quasi 60 modelli è molto vasto. Così si può effettivamente acquistare proprio la fotocamera che risponde perfettamente ai propri requisiti. Ma in questa scelta si deve far fronte a una sfida.

E per questo bisogna sapere che

di ogni fotocamera esistono tre versioni: DMK, DBK e DFK. I modelli denominati DMK sono fotocamere monocromatiche. Dal momento che non montano nessun filtro Bayer (per rilevare l’informazione cromatica), sono le fotocamere maggiormente sensibili alla luce. I modelli DBK e DFK sono invece fotocamere a colori. Dal punto di vista costruttivo sono entrambe uguali, ad eccezione di un filtro sull’infrarosso presente nelle fotocamere DFK. Poiché i sensori CMOS che vi sono montati sono anche sensibili alle radiazioni invisibili sull’infrarosso, quest’ultima, a seconda del requisito specifico, deve essere dotata di un filtro. Comunque molti astrofili desiderano usare una fotocamera sensibile ai raggi infrarossi. Se anche voi siete tra questi, le fotocamere DBK sono per voi la scelta giusta.

D’altra parte, tra questi due modelli esiste anche una differenza che riguarda la trasmissione dei dati: Le fotocamere 33U possono essere collegate tramite USB 3.0 al vostro computer e le fotocamere 38U addirittura tramite USB 3.1. Su tutte le fotocamere USB l’alimentazione di corrente avviene tramite cavo USB. Le fotocamere 33G sono dotate di una interfaccia Gigabit Ethernet (GigE). Questa interfaccia è molto diffusa nelle applicazioni professionali di elaborazione delle immagini. Per le fotocamere GiGE è necessaria anche una seconda alimentazione di corrente; per questo motivo l’alimentatore da rete necessario è compreso nella fornitura.

Dalla denominazione del modello si può anche riconoscere il microcircuito CMOS che vi è montato. Questo determina, ad esempio, la risoluzione e la frequenza di fotogrammi (frame rate) della fotocamera.

La tabella seguente vi può essere di aiuto nella scelta della fotocamera giusta:

Se siete interessati ad una fotocamera per pianeti, di recente progettazione e di elevata qualità, dovreste in ogni caso iscrivere la serie Signature nella vostra lista dei desideri.

Scegliere il “miglior” primo telescopio  

Febbraio 28 2018, Michele Russo

PRIMO APPROCCIO E MAPPA CONCETTUALE PER IL NEOFITA

Nonostante sia uno tra gli argomenti più discussi e trattati nella storia dell’astronomia amatoriale, la scelta del primo telescopio resta tra le cose più difficili ma anche divertenti da fare.  Per questo motivo ho deciso anch’io di dare il mio piccolo contributo sperando che possa essere d’aiuto a tutti coloro che vorranno finalmente scrutare il cielo attraverso uno strumento affascinante e tecnologico come il telescopio.

Quante volte un nostro amico, conoscente , cliente ci ha posto la fatidica domanda: “Che telescopio mi consigli-a  per iniziare?”.  Nel mio caso, davvero molte! Come molte sono anche le risposte possibili da dare. Così, prima di andare avanti, vorrei ribadire e rendere chiaro un concetto. A mio avviso non esiste IL telescopio perfetto. Esiste però un telescopio “perfetto per le proprie esigenze”, che siano esse di tipo osservativo, fotografico, di budget o di trasporto poco importa. Il miglior telescopio sarà sempre e solo quello che useremo maggiormente. Quello a cui mai rinunceremo a prescindere da quanto ci sia costato, gli impegni ed il tempo esiguo a disposizione. Perché anche il più umile telescopio è in grado di far scattare in noi la scintilla, la voglia di “guardare oltre”, di farci appassionare al cielo e tutto ciò che concerne l’astronomia.  In fondo, se ci pensate bene, anche il più costoso dei telescopi, se lasciato in soffitta o garage a prendere polvere, diventa uno strumento inutile.

Ma cosa è un telescopio? Il telescopio è uno strumento (nel nostro caso) di tipo ottico che raccoglie la luce proveniente da oggetti lontani e la concentra in un punto (detto fuoco) producendo un’immagine ingrandita dell’oggetto puntato. Praticamente, svolge la stessa funzione dei nostri occhi ma con una raccolta di luce maggiore, dovuta al maggior diametro dello specchio o lente che lo compone, rispetto alle nostre pupille.

Come abbiamo appena scritto, il DIAMETRO (D) è la caratteristica più importante da tenere in considerazione durante la scelta. Infatti, a parità di qualità costruttiva, più il diametro è  grande, più luce è raccolta dalla SUPERFICIE risultante, maggiore sarà la RISOLUZIONE quindi la potenza del telescopio. Ma è necessario accennare anche ad altre caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione durante la scelta tra i vari modelli: la LUNGHEZZA FOCALE, l’INGRANDIMENTO ed  il RAPPORTO FOCALE.

La  LUNGHEZZA FOCALE (F) rappresenta la distanza espressa in mm tra l’obiettivo del telescopio ed il suo punto focale dove l’immagine si ricompone, appunto si focalizza. L’immagine focalizzata, per essere fruibile  attraverso l’occhio, deve essere proiettata sulla lente di un OCULARE che ne cambierà l’INGRANDIMENTO a piacere. ATTENZIONE: non sempre la lunghezza focale rappresenta la lunghezza fisica del telescopio. Questo è vero soltanto negli schemi ottici semplici come un rifrattore costituito da lenti (vedi illustrazione sotto).

L’INGRANDIMENTO (I) è il valore ottenuto dal rapporto tra la lunghezza focale del telescopio e la lunghezza focale dell’oculare usato – come già detto – come una lente di ingrandimento.

Per esempio: l’ingrandimento ottenuto con l’uso di oculare di focale 10 mm su un telescopio con lunghezza focale 2000 mm è di 200x   (I=2000/10=200x )

Da questa formula ci accorgiamo che, a parità di oculare, con un telescopio a lunga focale otterremo un ingrandimento maggiore (ottimo per l’osservazione planetaria) ed un campo inquadrato ristretto mentre con telescopi a corta focale sarà facile ottenere bassi ingrandimenti ma campi di vista molto estesi, ottimi per l’osservazione di oggetti del cielo profondo come nebulose e galassie.

In teoria gli ingrandimenti ottenibili sono infiniti ma in pratica c’è un limite fisico che di solito è proporzionale al DIAMETRO dello strumento. Più sarà grande il diametro di un telescopio maggiori saranno gli ingrandimenti ottenibili cambiando oculare. In media questo valore limite di ingrandimento coincide Il doppio del Diametro espresso in mm.

Esempio: un telescopio con obiettivo da 200mm di diametro avrà come ingrandimento massimo circa 400x

Il RAPPORTO FOCALE (f/) indica il rapporto tra lunghezza focale (F) di un obiettivo ed il suo diametro (D).

Per esempio: un telescopio con diametro obiettivo 200 mm e lunghezza focale 2000 mm avrà un rapporto focale f/10  (f/=2000/200=10)

Valori numerici bassi come f2, f4 sono indice di telescopi molto APERTI, VELOCI nel raccogliere luce. Quindi dal  punto di vista fotografico sono considerati LUMINOSI. Al contrario, rapporti focali come f10, f15 indicano obiettivi CHIUSI. il telescopio in questo caso sarà considerato LENTO nel raccogliere luce quindi poco luminoso dal punto di vista fotografico. ATTENZIONE: dal punto di vista strettamente VISUALE, osservando attraverso un telescopio con rapporto focale f4 o f10 – allo stesso INGRANDIMENTO – non ci sarà alcuna differenza di luminosità nell’immagine.

 

LA MONTATURA

Un telescopio, per quanto buono possa essere, è come una bella macchina senza un treno di ruote adeguato alla strada che si vuole percorrere. Per questo motivo, ogni telescopio, necessita di una montatura stabile che lo sorregga e lo muova senza troppe vibrazioni. Ma soprattutto, che sia adeguata alle proprie necessità operative.

Le montature per telescopi si dividono in due categorie principali: altazimutali ed equatoriali.

ALTAZIMUTALE: E’ una montatura molto semplice ed intuitiva. Facile da usare, è costituita da due assi che fanno muovere il telescopio in azimut (destra-sinistra) ed in altezza (alto-basso). Possiamo trovarla sia in versione manuale che motorizzata, con o senza puntamento automatico Go-To. Per inseguire qualsiasi oggetto celeste è necessario spostare il telescopio con entrambi gli assi rendendola di fatto non adatta alla fotografia a lunga posa, per l’effetto denominato “rotazione di campo”. Risulta invece Ideale nell’uso diurno per la visione di fauna o panorami  terrestri.

EQUATORIALE: La caratteristica fondamentale della montatura di tipo equatoriale, è quella di avere uno degli assi di rotazione puntato in direzione della stella polare (Polo Nord Celeste). In questo modo, l’asse che inclineremo a seconda della latitudine del luogo, diventerà parallelo all’asse di rotazione terrestre consentendo alla montatura di inseguire gli oggetti celesti attraverso il moto di un solo asse. La rotazione di un solo asse consente anche a montature equatoriali di tipo amatoriale, attraverso l’uso di semplici motori (con tempo di rotazione completo in 24 ore) di inseguire automaticamente ed in maniera adeguata l’oggetto puntato. Anche questa montatura può essere in versione manuale, come abbiamo già detto motorizzata in uno o entrambi gli assi, con sistema di puntamento automatico Go-To.

 

CONCLUSIONI

Conoscere la funzione e le principali caratteristiche – sia meccaniche che ottiche – di un telescopio è molto importante poiché vi aiuterà nella scelta tra i vari modelli e vi farà meglio capire limiti e pregi di ognuno di essi. Pertanto consiglio vivamente di leggere un buon libro (per esempio: “Primo incontro con il cielo stellato” di D. Gasparri) od un tutorial che introduca all’uso del telescopio.

 

MAPPA

Fatta questa lunga ma dovuta premessa, vorrei tornare al nocciolo della questione, e cioè come scegliere il primo telescopio da comprare.  Le domande da porsi sono molteplici ed i fattori discriminanti altrettanto numerosi. Ho cercato per questo di semplificare e racchiudere tutto in un DIAGRAMMA o MAPPA CONCETTUALE in formato Excel che permettesse ai neofiti (chi si avvicina per la prima volta al mondo dei telescopi) di trovare la maggior parte delle soluzioni in base alle risposte fornite a domande fondamentali come ad esempio: “Dove osserverò con il telescopio?”; “Ho un cielo buio od inquinato?”; “ Cosa voglio osservare?”; “Voglio fotografare o fare solo osservazione?”. Ed infine la domanda delle domande: “Quanto posso/voglio spendere per il primo telescopio?”.

Queste sono solo alcune delle domande che troverete in questa mappa. Basterà seguire le vostre risposte per trovare NON la soluzione perfetta ma quella che più si avvicina alle VOSTRE REALI ESIGENZE.

Per ogni soluzione finale   trovata, sarà disponibile una breve descrizione del set-up consigliato ed una serie di link al nostro sito www.astroshop.it suddivisi per importo di spesa. Saranno molto utili per avere subito maggiori informazioni in merito al telescopio selezionato, prenderne visione ed eventualmente procedere all’acquisto.

Per finire, in basso, sotto ogni sezione, troverete un’immagine raffigurante varie tipologie di telescopio in scala confrontate con la sagoma di un uomo di altezza un metro ed ottanta. Per mezzo di questa grafica potrete avere immediatamente un’idea chiara anche sugli ingombri e le dimensioni dei vari modelli.

Credo sia tutto. Spero che questo mio piccolo lavoro vi aiuti  a trovare il vostro “miglior” primo telescopio capace di regalarvi ore ed ore di svago all’insegna della passione per l’astronomia.

Buon divertimento e cieli sereni a tutti!

 

FAQ – Risposte alle Domande più frequenti

Budget minimo: Perché non sono previste soluzioni al di sotto di 200,00 euro di spesa?

Ho volutamente escluso budget inferiori a 200 euro poiché sotto questa cifra è difficile trovare ed assemblare dei telescopi che si differenzino l’uno dall’altro in maniera così evidente da essere consigliati od esclusi a seconda delle diverse esigenze. E’ bene tenere a mente che un telescopio rappresenta uno strumento ottico meccanico di precisione. Questa precisione di lavorazione e di montaggio si paga con un costo finale maggiore. Per questo motivo, anche nel nostro caso, vale il detto “chi più spende, meglio spende”. Detto questo, troverete comunque su  www.astroshop.it una selezione dei migliori telescopi disponibili sul mercato con budget fino a  100 euro oppure da 100 a 200 euro. A voi la scelta! 🙂

Budget massimo: Perché non sono previste soluzioni al di sopra di 2.000,00 euro di spesa?

Perché questa mappa è rivolta soprattutto a coloro che per la prima volta si affacciano al mondo dei telescopi. Quindi si presuppone che essi abbiano una scarsa esperienza sia teorica che pratica. Come forma mentis ( e ci mancherebbe altro! 🙂 ) non sono affatto contrario a spendere grossi budget nell’acquisto di un primo telescopio di qualità, però mi sembra giusto e corretto consigliare di partire per gradi, fare le prime esperienze e progredire di pari passo alla propria strumentazione. Il range 200 -> 2.000 euro mi è sembrato il più equilibrato possibile per lo scopo che mi sono dato. Oltre questo limite consiglierei al neofita una discussione più approfondita, magari anche telefonica con me o con i nostri consulenti, per valutare al meglio ogni piccolo dettaglio relativo all’acquisto.

OTA: Cosa significa? è l’acronimo di “Optical Tube Assembly” cioè solo tubo ottico con o senza accessori dedicati ma venduto senza montatura né treppiedi.

Cosa significa (NO OTA) ? Nei riquadri con le descrizioni brevi dei telescopi selezionati potreste trovare questa scritta. Cosa significa? Cliccando sul link corrispondente l’importo di spesa desiderato, esso vi condurrà sul sito www.stroshop.it fornendovi una selezione di telescopi in vendita. L’avviso NO OTA vi avverte di NON considerare l’acquisto di telescopi con la sigla (OTA) nel titolo, in quanto trattasi del solo tubo ottico venduto senza montatura e/o treppiedi.

Touptek: qual è la fotocamera più adatta per me? Scopritelo subito, con un colpo d’occhio.

Febbraio 23 2018, Marcus Schenk

Immaginatevi una situazione di questo tipo: come cercare la fotocamera giusta.

L’astrofilo fissa sconcertato sullo schermo le centinaia di offerte di fotocamere. I dati tecnici gli ronzano in testa. Un po’ alla volta perde di vista il proprio obiettivo.  Ma la domanda resta sempre senza risposta: “ quale fotocamera dovrei acquistare? A questo punto, perdere la pazienza è facile: “non voglio cercare all’infinito,  desidero solo poter fare delle belle fotografie!”

In questo esempio potete trovare subito due tipi di aiuto che vi renderanno facile e veloce  il compito di trovare la fotocamera ToupTek adatta al vostro scopo.

 

Das Touptek Kamera-Sortiment

 

1. Uno schema grafico che vi fornisce la visione d’insieme

L’offerta di fotocamere aumenterà sempre più. Come si può a questo punto tenere a mente questa visione d’insieme?

Dimensioni del sensore, dimensioni dei pixel e risoluzione sono alcuni tra i tanti dati di riferimento. E li si dovrebbe confrontare per ogni singola fotocamera.

 

Si pone anche il problema: devono essere adatte per pianeti, per il cielo profondo (deep-sky) o solo come camere guida?

Non si possono tirar fuori tutti questi dati in un modo più semplice? Si, anche noi ce lo siamo chiesti ed abbiamo trovato una soluzione per le fotocamere ToupTek. Il risultato è il seguente: una tabella  grafica per una rapida visione d’insieme ma che è anche in grado di fornirvi, allo stesso tempo, diversi altri dati. In questo modo vi risparmiate un continuo cliccare avanti e indietro. Che cosa potete vedetr in questa grafica?

Dimensioni del sensore: Con un solo colpo d’occhio potete vedere le dimensioni dei sensori di dieci diverse fotocamere. Le dimensioni del riquadro sono configurate in modo da essere reciprocamente compatibili.

Codici degli articoli: Sopra ogni sensore si trovano i codici dell’articolo e accanto la denominazione della fotocamera. Se una determinata fotocamera vi interessa, potete inserire direttamente il codice nella riquadro in alto “Trova” presente sul sito.

Quadrati colorati: All’interno del riquadro vedete tre piccole caselle colorate e/o una casella nera e bianca. E questo si spiega da sé: le caselle indicano se la fotocamera esiste nella variante a colori o monocromatica.

Il numero sotto il sensore indica la denominazione del sensore, ad esempio, IMX178 oppure AR0130.

Dimensioni dei pixel (in micron) e immagini al secondo (fps): le fotocamere sono state ripartite in un diagramma x, y. In questo modo potete vedere immediatamente se una fotocamera ha pixel piccoli o grandi e se il numero di immagini acquisite al secondo è molto basso o molto alto. Dimensioni del sensore, dimensioni dei pixel e numero di immagini al secondo: sono questi i dati importanti che permettono di decidere qual è la giusta fotocamera adatta allo scopo.

Adatta per pianeti, lunghezza focale, adatta come guida: Tre barre colorate sul bordo permettono di capire per quale scopo o per quale telescopio le fotocamere sono maggiormente  adatte. Quanto più le barre sono colorate, tanto più indicate saranno per ciascun campo di applicazione. Queste barre vi dicono subito, quali sono le fotocamere adatte per voi.

Esempio: Una elevata frequenza dei fotogrammi è adatta per le riprese di pianeti, mentre un microcircuito molto grande non è particolarmente adatto per una semplice funzione di guida. Dimensioni del sensore e dimensioni dei pixel vi forniscono un punto di riferimento sulla distanza focale adatta al telescopio.

2. Come posso distinguere le diverse dimensioni dei sensori?

Le dimensioni dei sensori delle fotocamere Touptek vanno da 4,8 mm x 3,6 mm al grande sensore da 20 MP di 13 mm x 8,7 mm.

Per le riprese di pianeti e per funzioni di guida sono sufficienti sensori più piccoli, mentre per le minuziose riprese della luna o per le estese riprese del cielo profondo (deep-sky) deve esserci già più campo.

Comunque farsi un’idea dei diversi parametri  è complesso, ma è premessa importante prima di procedere all’acquisto. Per questo motivo abbiamo ideato anche qui per voi uno schema grafico sovrapponendolo ad un’immagine della galassia NGC247.

Qui sono raffigurati in concreto alcuni riquadri con i numeri di prodotto. Molto meglio di una spiegazione, qui potete vedere ad esempio quanto è più grande la fotocamera EP3CMOS20000KPA Deep Sky Color di ToupTek in confronto alla monoguida GPCMOS1200KMB di ToupTek.

 

 

Con questi due grafici sarete sicuri prima di effettuare l’acquisto. E questo senza bisogno di cercare ore ed ore. Conviene senz’altro dare subito un’occhiata alle pagine descrittive delle nuove fotocamere ToupTek.

‘Hot Product 2018’ di Sky & Telescope

Febbraio 9 2018, Stefan Taube

All’inizio di ogni nuovo anno, la rivista Sky & Telescope segnala interessanti  nuovi prodotti. I criteri usati in questa esposizione sono l’innovazione, una soluzione elegante ed ingegnosa ad un problema tipico od una valenza particolarmente elevata del prodotto.

Da questa lunga lista di “Hot Products 2018” presentiamo quei prodotti che a nostro avviso valutiamo particolarmente degni di nota:

 

Sistema di controllo GoTo PMC-8 con WLAN, di Explore Scientific

ES-PMC-8

La ditta Explore Scientific ha messo a punto un sistema di controllo che, in collegamento con l’app ExploreStars, permette il controllo di montature per astronomia tramite smartphone, tablet o altro dispositivo mobile. Si può ricevere questo sistema di controllo assieme a due affidabili montature di portata completamente diversa, e cioè:

 

Stargate Dobsons di Skywatcher

Stargate-Dobson

Per i puristi, che investono il loro denaro nell’ottica piuttosto che nell’elettronica, il telescopio Skywatcher Dobson N 458/1900 StarGate-450P rappresenta un sogno! Il telescopio Dobson con tubo a tralicci e specchio in struttura leggera raccoglie moltissima luce e, nonostante le sue dimensioni, è relativamente facile da trasportare.

Ma entrambe le versioni motorizzate Stargate con sistema di controllo GoTo vengono segnalate da Sky&Telescope:

Sono dotate dell’affidabile sistema di controllo SynScan, che contribuisce ad individuare e puntare oggetti celesti per poi avviare automaticamente l’inseguimento del telescopio.

 

Mini Star Adventurer di Skywatcher

Mini Star Adventurer

Negli ultimi anni, le montature fotografiche dette anche astro inseguitori hanno mostrato uno sviluppo molto interessante. Grazie alla grande diffusione di questo modo di fare astrofotografia molto diretto e semplice, i produttori hanno sempre in mente qualcosa di nuovo. Sky & Telescope segnala il Mini Star Adventurer di Skywatcher. Anche questa montatura produce la propria WLAN e così può essere gestita mediante app. In questo modo non è più necessaria la pulsantiera e il controllo avviene senza cavo – e quindi senza vibrazioni – e la ben visibile superficie grafica del vostro cellulare può essere usata per il comando delle operazioni.

 

Sono queste cose che rendono più facile e più bella la vita dell’astronomo

Orion Astrolampe

Tra le molte cose minori che Sky & Telescope segnala come Hot Product 2018 troviamo la lampada per astronomia di Orion, che naturalmente può essere fatta funzionare anche come luce rossa anabbagliante.

Altre segnalazioni dei redattori della rivista:

  • Diagonale a specchio con blocco TwistTight (fissaggio mediante rotazione) per diametro di inserimento 1,25″ e 2″, sempre di Orion. Questo fissaggio speciale centra l’accessorio, lo blocca in sicurezza, non lascia graffi e può essere usato con i guanti.
  • La “Bibbia” per uno dei programmi più performanti di astrofotografia Inside PixInsight, edito da Springer-Verlag. Purtroppo i libro è reperibile solo in inglese, ma resta in ogni caso quest’opera fondamentale, molto apprezzata anche dagli astrofili di tutto il mondo. Questo libro è apparso nella serie Practical Astronomy.
  • Sky & Telescope segnala anche i propri mappamondi. Almeno per quanto riguarda il mappamondo di Plutone questa segnalazione è anche ben giustificata. Il mappamondo mostra la veduta spettacolare del pianeta nano Plutone, così come è apparsa alla sonda spaziale New Horizons nell’anno 2015.

Montatura e accessori per osservatori

Paramount Taurus

Ricordiamo sempre che possiamo fornirvi assistenza specializzata e suggerimenti per la realizzazione del vostro progetto osservatorio. Fa parte di questa assistenza anche la nostra gestione dei prodotti highend (di alta gamma) di Software Bisque. Siamo quindi soddisfatti che Sky & Telescope abbia messo in evidenza le montature a forcella di recente sviluppo Paramount Taurus.

L’azienda spagnola Lunático produce utili accessori per osservatori. Anche il suo sistema di controllo da remoto  Dragonfly è riuscito ad entrare nell’elenco degli Hot Products 2018.

Ogni anno è interessante vedere quali prodotti segnala la famosa rivista Sky & Telescope e siamo lieti che ogni anno questi prodotti che vengono messi in evidenza facciano già parte della nostra offerta online.

Nuove combinazioni: Questi telescopi vi faranno diventare astrofotografi „professionali“

Gennaio 26 2018, Marcus Schenk

I nuovi astrografi Omegon e le ottiche RC sono disponibili ora come telescopi completi di montature della Skywatcher e iOptron. Entrambi questi costruttori sono ben noti per le loro stabili e performanti montature, apprezzate dagli astrofotografi. Principio importante: La giusta attrezzatura è decisiva per permettervi un rapido successo in astrofotografia. Questo è possibile appunto con queste combinazioni pensate per voi.

Naturalmente ci sarà bisogno anche di molta pratica: ma così potete trasformare la frustrazione in piacere per l’astronomia. Scoprite ora le nuove combinazioni, che vi permetteranno di distinguervi in occasione del prossimo starparty.

Omegon Astrographen mit Montierungen

I nostri esperti di astronomia hanno creato una serie di telescopi abbinando varie tipologie di tubi ottici (OTA) con ingegnose montature. Qual è il vantaggio? Ora potete semplicemente selezionare il vostro telescopio sul sito, senza preoccuparvi di quale sia la giusta montatura.

E la scelta è davvero vasta: Parte dalla piccola ottica trasportabile, fino al grande telescopio da osservatorio. E tutti hanno una cosa in comune: Sono talmente stabili, che l’astrografia sarà semplicemente un divertimento.

Astrografi di Omegon in 8 diverse varianti

Nella categoria “Pro Astrograph” scegliete tra quattro astrografi diversi con diametri da 154 mm, 203 mm, 254 mm o 304 mm. Tutte le ottiche possiedono un rapporto di apertura ultraveloce f/4. Questo significa che: Questi telescopi Newton sono ad alta intensità luminosa. Punti di forza principali di queste ottiche sono tempi brevi di esposizione e grandi campi di ripresa. Il tutto a prezzi vantaggiosi.

Si può scegliere tra otto diversi telescopi completi, e quindi per ogni dimensione di tubo sono disponibili due diverse montature.

Astrograph 254/1016 EQ6-R Pro

Telescopi RC di Omegon in 11 diverse varianti

Tra le ottiche RC di Omegon potete scegliere sei ottiche diverse: tre a tubo chiuso da 154 mm a 254 mm e tre con tubo aperto a traliccio (tipo Truss) con le dimensioni di 304 mm, 355 mm e 406 mm. In questo modo è disponibile la giusta strumentazione per ciascun astrografo.

Ad esempio, potete utilizzare il più piccolo telescopio RC con una montatura EQ-6R Pro di Skywatcher. Una combinazione ultra stabile, che riesce a supportare anche altri accessori per la fotografia. Oppure vi godrete finalmente il vostro osservatorio da sogno con l’ RC Truss da 16″ su una montatura 10Micron. Del resto: a richiesta possiamo progettare anche il vostro osservatorio al completo.

Pro Ritchey-Chretien RC Truss Tube 304/2432 GM 2000

Questi telescopi costituiscono un’attrazione, ma anche un sogno per ogni astrofotografo. Infatti, con questi “strumenti fotografici” è possibile ottenere in modo garantito risultati migliori. In fin dei conti, non fa nessuna meraviglia che quasi tutti gli osservatori professionali utilizzino telescopi RC.

Perché non pensare di avere “il meglio” per astrofotografia in giardino di casa? Fate subito il vostro ordine e se avete delle domande: telefonateci.

Merlin GoTo e AZ: Una piccola montatura con ottiche Maksutov di Omegon

Gennaio 19 2018, Marcus Schenk

La montatura Merlin risulta già apprezzata da anni: sia da astrofili novizi che dai più esperti astronomi amatoriali, da sempre alla ricerca di un telescopio da viaggio.
Al momento abbiamo tre Go to e tre montature con inseguimento automatico (autotrack) con cui sono combinate ottiche MightyMak Maksutov da 60 mm, 80 mm e 90 mm di Omegon. Ne sono derivati sei utili mini-telescopi con stativo da tavolo o treppiede da campo. Pronte all’uso da subito.

MightyMak 60 mit Merlin GoTo

Stativo da tavolo con comando GoTo Synscan

La piccola montatura Merlin con stativo da tavolo ha tutto integrato: compatta, superleggera e ciò nonostante riesce a trovare qualsiasi oggetto nel cielo. Come fosse una delle grandi montature, con il dispositivo di controllo SynScan potete puntare su più di 42.000 oggetti. In questo modo trovate qualsiasi oggetto brillante in cielo, senza doverlo cercare neanche un secondo.

La Merlin con stativo da tavolo offre queste possibilità:
• si posiziona su oggetti come una montatura grande: Catalogo con 42.000 oggetti
• stativo da tavolo: con notevole risparmio di spazio
• sostiene tubi ottici fino ad un peso di 4 chilogrammi

Stativo a treppiede con inseguimento automatico

La versione con lo stativo a treppiede da campo possiede un comando di inseguimento motorizzato ed automatico. Che cosa significa questo? Si tratta di un inseguimento su due assi motorizzato. Non appena si esegue il puntamento su un oggetto, la montatura inizia automaticamente l’operazione di inseguimento. Questo telescopio è interessante anche per obiettivi terrestri: con i quattro tasti direzionali è un piacere esplorare il paesaggio.

La Merlin con stativo su treppiede offre queste possibilità:
• inseguimento automatico: inizia automaticamente l’operazione di inseguimento dell’oggetto celeste puntato
• stabile stativo a treppiede: L’altezza si può impostare a seconda delle esigenze
• sostiene tubi di telescopio fino a un peso di 4 chilogrammi

Merlin MightyMak mit Dreibeinstativ

Compagno di viaggio ideale: per astronomi e per osservatori della natura

Non sempre c’è posto per un grande telescopio quando si va in vacanza. Questa è l’occasione giusta per godersi la natura in piena distensione. La combinazione di un Maksutov di Omegon con la montatura GoTo di Merlin è semplicemente eccellente. Godetevi un telescopio Merlin con un’ottica Maksutov di Omegon per l’osservazione veloce o da portare con voi in  occasione della prossima vacanza.

Passiamo ora ai mini-telescopi compatti.